Coronavirus: 58 vaccini in studi avanzati, 7 nella fase finale. Farmindustria: “Si partirà dai soggetti più a rischio”

Roma, 22 settembre 2020 – Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’imprenditore e gli altri” condotta dal fondatore dell’UniCusano Stefano Bandecchi su Cusano Italia Tv.

Sul vaccino anti-covid. “Quando si ha a che fare con la ricerca scientifica è sempre molto complesso, bisogna sempre aspettare la fine di tutti gli studi clinici – ha affermato Scaccabarozzi – Gli studi clinici stanno andando molto bene, io sono molto ottimista perché ci sono 58 vaccini in studi avanzati e di questi ce ne sono 7 nella fase finale, altri ci entreranno nei prossimi giorni. Siamo molto fiduciosi sul fatto che un candidato vaccino possa arrivare fino in fondo”.

Sulla corsa al vaccino. “Le industrie che stanno facendo ricerca devono produrre dati che siano inoppugnabili, sia per quanto riguarda la sicurezza sia per quanto riguarda l’efficacia. Questi dati devono essere prodotti dagli studi clinici su una quantità di persone molto rilevante affinché possano comprovare l’efficacia, ma soprattutto devono essere sicuri. A fare da garante ci sono le autorità regolatorie nazionali e sovranazionali ed è interesse di tutti far sì che i vaccini siano sicuri ed efficaci, non possiamo rischiare mai quando si tratta di farmaci”.

Sulla distribuzione del vaccino. “C’è il problema dell’approvvigionamento, è chiaro che questo non deve sfavorire nessuno. Quando ci sono questi tipi di farmaci con una richiesta importante non si può lasciare indietro nessuno. È nata in Europa una coalizione guidata dal nostro ministro della salute Speranza, insieme ai ministri della salute francese, tedesco e olandese, che si è fatta portavoce all’interno della Commissione UE affinché ci possano essere le prenotazioni e quindi gli acquisti di questi vaccini a livello centralizzato e poi si occuperanno a livello di Commissione UE di fare una distribuzione equa in modo tale che non sia sfavorito nessuno. È chiaro che all’inizio non ci sarà il vaccino per tutta la popolazione mondiale, ma è importante che si parta dai soggetti a rischio. Ci sono aziende che hanno dichiarato che per la durata della fase pandemica il vaccino sarà a disposizione no-profit”.

(fonte: Radio Cusano Campus)

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