Numeri drammatici di contagiati e morti per Covid tra gli operatori sanitari. Ugl chiede di alzare i livelli di protezione

Roma, 22 settembre 2020 – “Se mai fosse servita una conferma l’ultimo report dell’Inail, quello del 31 agosto scorso, conferma come sulla trincea della lotta al Covid-19 a pagare un prezzo altissimo in termini di contagiati e di vite siano gli operatori sanitari. È un autentico bollettino di guerra – commenta il Segretario Nazionale della UGL Sanità Gianluca Giuliano – con dei numeri drammaticamente in aumento. Sale rispetto a luglio quello generale dei contagiati sui luoghi di lavoro e nel numero totale, vale a dire 52.209”.

Dott. Gianluca Giuliano

“L’Inail ci informa che il 71,2% delle denunce riguardano il settore della Sanità e assistenza sociale che comprende ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche, policlinici universitari, residenze per anziani e disabili. Insieme al settore degli organismi pubblici preposti alla sanità (Asl) sale all’80,2% la quota dei contagiati. Assolutamente drammatica è poi la percentuale dei decessi. Parliamo del 34% di professionisti della sanità che hanno perso la vita lottando contro questo subdolo nemico”.

Giuliano chiede di alzare al massimo i livelli di protezione e sicurezza per questi lavoratori. “Trovarsi di fronte a tali cifre ancora oggi è inaccettabile e non fa che accrescere dolore e rabbia. Ci troviamo in una fase di recrudescenza della pandemia. Fin dai primi giorni dell’esplosione del contagio l’UGL Sanità ha chiesto che venissero predisposti tutti gli interventi utili per limitare al massimo i rischi di chi è impegnato in prima linea. I fatti, confermati dagli ultimi numeri dell’Inail, dimostrano ancora una volta come non siano stati tutelati nella maniera dovuta”.

“Rispetto assoluto dei protocolli di sicurezza anche attraverso test e tamponi, approvvigionamento dei DPI adeguati, aumento della forza lavoro per evitare turnazioni infernali come accaduto nel recente passato. L’Italia intera non può permettersi di gettare nuovamente allo sbaraglio gli operatori della sanità. Per questo lanciamo nuovamente il nostro grido d’allarme: proteggere loro per proteggere i cittadini”, conclude Giuliano.

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