Tumori ginecologici, con la profilazione molecolare aumenta la sopravvivenza

Prof.ssa Rossana Berardi

Roma, 19 settembre 2023 – Tumore all’ovaio: 5.200 nuovi casi ogni anno. Tumore all’endometrio: 10.000 nuove diagnosi ogni anno. 2.600 quelle relative al tumore della cervice uterina.

Non sono grandi numeri quelli relativi alle neoplasie della sfera ginecologica, di cui il prossimo 20 settembre ricorre la Giornata mondiale, se si considerano le quasi 391.000 nuove diagnosi di cancro registrate in Italia nel 2022. Proprio per questo i tumori ginecologici sono annoverati tra i cosiddetti ‘tumori rari’, classificazione che li ha spesso relegati ai margini della ricerca scientifica.

L’associazione Women For Oncology Italy sottolinea che, nonostante questo, i progressi ci sono stati, soprattutto sul fronte della profilazione molecolare, che oggi consente di registrare tassi di sopravvivenza significativi.

“Oggi, grazie alla profilazione molecolare riusciamo ad avere farmaci sempre più mirati che ci consentono di avere un significativo aumento di sopravvivenza in tumori che, data la loro rarità, per anni sono rimasti trascurati – commenta Ketta Lo Russo, vicepresidente di W4O Italy e oncologa tra le massime esperte nel campo dei tumori ginecologici – Giornate come questa sono importanti per portare l’attenzione pubblica anche su questo tipo di neoplasie, per le quali la prevenzione con screening è un elemento fondamentale, spesso determinante”.

Prevenire ma anche presidiare situazioni di potenziale ereditarietà, sottolinea la Presidente di W4O Italy, Rossana Berardi, che è anche Direttrice di centro di riferimento regionale di genetica oncologica nelle Marche: “Ricordiamo che nel 10-20 per cento dei casi il tumore ovarico riconosce un’ereditarietà, per cui è importante identificare le famiglie a rischio per proporre strategie mirate di monitoraggio e prevenzione”.

Il più delle volte si arriva alla diagnosi di un tumore ginecologico quando si trova ad uno stadio già avanzato. Per questo, una corretta informazione sull’argomento potrebbe aiutare molte donne a scoprire la malattia con largo anticipo ed avere maggiori chances di successo delle cure. Nel caso del tumore alla cervice, inoltre, c’è un’arma in più: il vaccino contro il papilloma virus, principale responsabile della neoplasia. L’unico vaccino ad oggi disponibile contro un tumore, che può proteggere le donne evitando l’insorgere della malattia.

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