Delegato Croce Rossa ucciso in Afghanistan. Rocca: “I soccorritori devono essere rispettati”

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Avv. Francesco Rocca

Roma, 11 settembre 2017 – “Sono sinceramente sconvolto dalla notizia appena arrivata dall’Afghanistan dove una delegata del Comitato Internazionale di Croce Rossa è stata uccisa nel centro ortopedico a Mazar. Questa notizia arriva pochi giorni dopo quella dell’uccisione di un altro collega dell’ICRC, questa volta in Sud Sudan”, dichiara Francesco Rocca, Presidente nazionale della Croce Rossa Italiana.

“Voglio esprimere il cordoglio e la solidarietà della Croce Rossa Italiana e stringermi accanto alle famiglie, agli amici e ai colleghi dei nostri operatori uccisi. Per l’ennesima volta il mondo umanitario ha pagato un tributo di sangue altissimo, mentre portava la sua opera di soccorso.

In Afghanistan, come in Sud Sudan, i nostri due colleghi, i mezzi e le strutture erano chiaramente riconoscibili con l’emblema della Croce Rossa. Voglio ricordare che gli operatori umanitari e la popolazione civile devono essere rispettati in ogni situazione e che attacchi di questo genere sono una chiara violazione delle leggi internazionali.

Siamo costretti a commentare sempre più spesso episodi drammatici di questo tipo e per questo voglio rilanciare la campagna #NotATarget per ribadire che in nessuna occasione e per nessun motivo i soccorritori e i civili possono diventare un obiettivo”, conclude Rocca.

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