Ricerca oncologica e cardiovascolare, al via 4 progetti tra ospedale Miulli e Fondazione Ri.MED

Bari, 22 settembre 2023 – L’Ente Ecclesiastico Ospedale Generale Regionale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti (BA) e la Fondazione Ri.MED di Palermo hanno sottoscritto un importante accordo di collaborazione. L’obiettivo è trovare rapidamente nuove e migliori soluzioni diagnostiche e terapeutiche per i pazienti in ambito cardiovascolare e oncologico. L’accordo quadro è stato ora tradotto in schemi di dettaglio specifici per la realizzazione di quattro progetti scientifici congiunti, per una ricerca che nasce da bisogni terapeutici concreti e che è finalizzata al paziente.

Nei prossimi 3 anni i ricercatori di Ri.MED e i medici del Miulli lavoreranno insieme per sviluppare soluzioni efficaci e personalizzate, focalizzandosi in particolare su attività di ricerca traslazionale in ambito cardiovascolare, quali lo sviluppo di uno tessuto biomimetico ingegnerizzato (per testare il trattamento di ablazione a campo pulsato), di marker per identificare il rischio tromboembolico e di un nuovo dispositivo per il trattamento dell’occlusione dell’auricola atriale sinistra.

Oltre a ciò sono previsti studi di radiomica, di intelligenza artificiale e lo sviluppo di modelli predittivi applicati alla radioterapia, compresa l’implementazione di algoritmi di intelligenza artificiale per l’analisi delle immagini, l’identificazione di nuovi bio-marcatori e lo sviluppo di modelli di segmentazione per la diagnosi medica e la valutazione dell’efficacia dei trattamenti oncologici.

L’accordo prevede inoltre la partecipazione congiunta a bandi regionali, nazionali e internazionali per l’ottenimento di finanziamenti per progetti ed infrastrutture di ricerca.

La Fondazione Ri.MED, nata dalla partnership internazionale fra Governo Italiano, Regione Siciliana, CNR, University of Pittsburgh e UPMC, possiede un portfolio-progetti focalizzato sulle applicazioni terapeutiche, con oltre 30 brevetti, ed è attualmente impegnata nella realizzazione del Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica (CBRB), che sarà completato nel 2025.

Attualmente Ri.MED conta 88 ricercatori, di cui il 62% donne, e rappresenta già oggi un “attrattore di cervelli”: circa il 20% degli scienziati sono siciliani rientrati in Italia grazie alle opportunità di lavoro offerte da Ri.MED, ma sono presenti anche scienziati stranieri, che riconoscono alla Fondazione e al progetto del CBRB un gratificante appeal professionale.

Molto soddisfatto il dott. Vitangelo Dattoli, Direttore Sanitario del Miulli: “Questa collaborazione si rivela di particolare rilevanza per l’Ospedale Miulli, non solo per la progettualità che subito è stata messa in campo, ma soprattutto perché la ricerca non può assolutamente essere disgiunta dall’assistenza. Il lavoro che il nostro Ente realizzerà assieme a Ri.MED sarà dunque un amplificatore del complesso percorso di ricerca che i nostri professionisti compiono ormai da anni e che ora si completa con questo importante tassello finalizzato a fornire le cure più avanzate per il paziente”.

“Collaboriamo anche con il Miulli per tradurre velocemente i risultati della ricerca nella pratica clinica, come da sempre facciamo con i nostri partner, primi fra tutti UPMC e l’IRCCS ISMETT di Palermo – ha dichiarato Paolo Aquilanti, Presidente della Fondazione Ri.MED – Con i circa 600 posti letto e le numerose specializzazioni, il nosocomio pugliese è un partner molto qualificato nella rete mediterranea di ricerca medica, che Ri.MED si propone di rafforzare sempre più. In Sicilia, Puglia e Calabria abbiamo eccellenze che – in un contesto di networking – ci permettono di assumere un ruolo di primo piano nelle scienze della vita, ma anche nello sviluppo economico del Mezzogiorno. Innovative soluzioni diagnostiche e terapeutiche per i pazienti, ma anche capacità di attrarre finanziamenti e permettere ai giovani di trovare lavoro qualificato al Sud”.

“La Radiomica è ad oggi un valore aggiunto per la nuova sfida della Medicina di precisione – spiega la prof.ssa Alba Fiorentino, Direttore dell’U.O.C. di Radioterapia Oncologica Avanzata del Miulli – Caratterizzare il tumore in modo sempre più accurato e specifico ci permette di offrire un trattamento ancor più personalizzato. Oggi, per ogni paziente disponiamo di una enorme mole di dati (immagini radiologiche, analisi genetiche e molecolari), e grazie all’intelligenza artificiale, potremo elaborare questi dati trasferendoli nella pratica clinica a beneficio del paziente”.

“Il nostro nuovo studio ha come obiettivo quello di analizzare i dati di imaging pre e post radioterapia (tac e risonanza magnetica) nei pazienti sottoposti a radioablazione per fibrillazione atriale, e a trattamento radiante per tumori cerebrali non operabili – prosegue Fiorentino – Lo studio radiomico delle immagini ci permetterà di migliorare la conoscenza della risposta, dei tessuti e della malattia, alla radioterapia e di conseguenza di modificare il trattamento radiante (dosi/volumi) personalizzandolo per il singolo paziente.”

“La Cardiologia dell’ospedale Miulli è già da molti anni impegnata nella ricerca di trattamenti innovativi per la cura delle malattie cardiovascolari – conferma il dott. Massimo Grimaldi, Direttore dell’U.O.C. di Cardiologia del Miulli – In questo percorso la Cardiologia dell’ospedale ha da sempre collaborato con altre Cardiologie italiane ed estere. Al fine di poter incrementare la capacità di trovare nuove soluzioni a patologie estremamente frequenti nella popolazione, come fibrillazione atriale e scompenso cardiaco, è stata avviata questa collaborazione con la Fondazione Ri.MED, che consentirà un lavoro sinergico fra esperti di diversa estrazione culturale. I cardiologi del Miulli lavoreranno fianco a fianco con bioingegneri, fisici ed esperti di intelligenza artificiale al fine di trovare soluzioni nuove ad antiche e gravi malattie”.

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