Radiazioni ionizzanti, AIFM e SIMG firmano accordo per la formazione dei medici e l’informazione dei pazienti

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Milano, 18 settembre 2019 – Il Presidente dell’Associazione Italiana di Fisica Medica, Michele Stasi, e il Presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, Claudio Cricelli, hanno siglato oggi un accordo di collaborazione per fornire ai Medici di Medicina Generale gli strumenti necessari per poter leggere e comprendere i dati correlati all’esposizione radiologica che, a seguito dell’entrata in vigore della Direttiva Europea 2013/59/EURATOM, saranno inseriti all’interno dei referti medici di esami e terapie utilizzanti radiazioni ionizzanti.

La Direttiva Europea 2013/59/EURATOM, che sarebbe dovuta entrare in vigore in Italia nel febbraio 2018, stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti in diversi settori, tra i quali anche quello della salute.

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Dott. Michele Stasi

Una delle novità introdotte da questa direttiva riguarda l’obbligo di inserire all’interno dei referti medici informazioni circa le quantità di radiazioni impiegate nel corso degli esami radiologici o medico nucleari. Tali informazioni sono rivolte prima di tutto al prescrivente, ovvero molto spesso il medico di base, che dovrà essere quindi in grado di fornire al paziente tutte le spiegazioni, quando richieste dallo stesso, rispetto a questo argomento.

Per questo motivo AIFM e SIMG decidono oggi di collaborare insieme per formare e informare in primo luogo i medici di base e, a seguire, i pazienti. L’impegno delle due società scientifiche si realizzerà in maniera concreta attraverso diverse azioni quali: la pubblicazione sulla rivista ufficiale della SIMG di articoli divulgativi, ma rigorosamente scientifici, scritti dai fisici medici dell’AIFM in collaborazione con le altre società scientifiche mediche di area radiologica che vorranno essere coinvolte nel progetto, la partecipazione attiva di AIFM al Congresso Nazionale SIMG che si terrà a fine novembre a Firenze e la presenza dell’AIFM ad almeno due Congressi Regionali SIMG.

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Dott. Claudio Cricelli

Consapevoli dell’importanza di formare non solo i medici ma anche i pazienti, le due società si impegneranno a realizzare del materiale informativo da lasciare negli studi dei medici di base a disposizione di coloro che vorranno comprendere meglio i loro referti medici riguardanti esami e terapie in cui sono previste esposizioni a radiazioni ionizzanti.

“È con estremo orgoglio che annuncio oggi l’inizio della collaborazione con la Società Scientifica che rappresenta i medici che giornalmente si trovano a dover far chiarezza ai numerosi dubbi dei propri pazienti – spiega il dott. Michele Stasi, presidente dell’Associazione Italiana di Fisica Medica – Le informazioni relative alle esposizioni a radiazioni impiegate durante gli esami che verranno inserite all’interno dei referti medici porteranno i medici di Medicina Generale a dover rispondere a nuove domande. Auspichiamo che quello che stiamo intraprendendo sia solo l’inizio di un coinvolgimento più ampio, a questo progetto, di tutta l’area radiologica medica. Insieme, vogliamo poterci impegnare per garantire informazioni sempre più accurate su un tema come quello delle radiazioni che è spesso fonte di false preoccupazioni”.

“Questo accordo di collaborazione consente ai Medici di affrontare alcuni temi che diventeranno di fondamentale importanza per la presa incarico del paziente che effettua indagini radiologiche o di medicina nucleare introdotte dalla normativa europea – spiega il dott. Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle cure primarie – L’intesa con l’Associazione Italiana di Fisica Medica consente di condividere aree tematiche raramente affrontate dopo la conclusione del Corso di Laurea arricchendo in maniera innovativa le conoscenze e le competenze dei Medici di Medicina Generale. Desidero ringraziare il Presidente e i suoi collaboratori per l’opportunità e la collaborazione offerta su temi che ospiteremo sulla nostre Riviste e nei lavori congressuali”.

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