Pordenone, chirurgia oncologica di massima precisione. Il bilancio degli ultimi due anni

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Pordenone, 19 settembre 2018 – Il 2016 è stato un anno importante per la Chirurgia Generale del Pordenonese perché è coinciso con la decisione, da parte della Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria 5, di unificare le due storiche chirurgie del Santa Maria degli Angeli in un’unica Divisione. A ciò va aggiunto l’accorpamento della Chirurgia di Spilimbergo con quella di Pordenone e la costituzione di unico team di Professionisti.

L’organizzazione e la Direzione è stata affidata al dott. Paolo Ubiali, il cui progetto è stato quella di accentrare al Santa Maria degli Angeli la Chirurgia Oncologica provinciale, di pertinenza della Chirurgia generale, in considerazione della sua consolidata esperienza nel suddetto campo.

Il risultato di questa delicata riorganizzazione si può leggere nei numeri, ma anche nella qualità erogata.
I tumori colorettali sono passati dai 54 casi del 2015 agli oltre 120 del 2017. Gli stomaci operati per cancro da 7 casi a 25. I fegati da 9 a 40. I polmoni da 25 a 52. La mortalità ospedaliera in elezione globale è inferiore all’1%.

Il team Chirurgico di Pordenone si avvale attualmente di professionisti esperti e dedicati agli specifici settori della Chirurgia Oncologica. In particolare, al di là della Senologia, già affermata sul territorio e con progressivo aumento della casistica chirurgica, il salto di qualità e avvenuto con la creazione di gruppi di chirurghi esperti in chirurgia oncologica gastroenterologica, epatobiliare e polmonare.

Vale a dire che in ciascuno di questi settori vi sono chirurghi dedicati e preparati, che hanno effettuato importanti esperienze europee e che applicano i protocolli più moderni, con l’utilizzo delle nuove tecnologie. In particolare la Chirurgia Mininvasiva, e presto quella Robotica, sono sempre più presenti in questi campi, offrendo, ogni volta che sia possibile, una chirurgia di massima precisione e minimo trauma.

In quest’ottica si è assistito ad un vero cambio di marcia. Ad esempio il numero dei tumori colorettali operati a Pordenone, come si può verificare dai dati regionali del 2107, è più che raddoppiato. Sono addirittura triplicati i casi di tumore gastrici, esofagei ed epatobiliari trattati chirurgicamente.

A ciò si aggiunge che la chirurgia del Pancreas, causa di tante e spesso inutili fughe fuori regione, sta dando grandi soddisfazioni al team del Santa Maria degli Angeli e ai propri pazienti: da qui si potrebbero aprire nuove possibilità di centralizzazione dei casi creando a Pordenone un centro di riferimento Regionale.

Anche la chirurgia dei Tumori al Polmone, per anni fiore all’occhiello dell’Ospedale, con l’indimenticata figura del prof. Zilli, sta riprendendo vigore. Un giovane team si sta dedicando al trattamento mininvasivo di questa malattia e i risultati si cominciano a veder proprio nell’anno in corso.

Va sottolineato che il buon risultato ottenuto è frutto della collaborazione che si è formata all’interno dell’Ospedale con Pneumologia, Gastroenterologia, Medicina Interna, Radiologia, Anatomia Patologica, Medicina Nucleare, oltre che delle importanti connessioni con l’Oncologia e la Radioterapia, gestiti dal CRO di Aviano.

Il futuro prevede il progressivo recupero del territorio, con limitazione massima delle fughe presso altre strutture. Vi sarà una sempre maggiore applicazione delle nuove tecnologie, in particolare quella robotica, che potrebbe essere un ulteriore fiore all’occhiello, particolarmente in chirurgia pancreatica, rettale e polmonare.

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