Aggressioni al personale medico, Anaao Giovani: “Bene il fondo Fnomceo”

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Roma, 19 settembre 2018 – Dopo le numerose denunce dei continui episodi di aggressione al personale medico, apprendiamo con grande soddisfazione la decisione della FNOMCEO di stanziare un fondo di tre milioni di euro, destinato anche al finanziamento di iniziative degli Ordini provinciali per la sensibilizzazione contro la violenza sui medici, per quanto appaia una chiara azione vicariante di uno Stato che sul tema aggressioni appare ancora molto timido.

La scia di violenza contro gli operatori sanitari cresce in modo esponenziale di giorno in giorno ed è sicuramente influenzata dal disagio socio-economico, da una minore offerta dei servizi sanitari causata dal definanziamento del SSN, dai deficit organizzativi e dalla carenza di comunicazione medico-paziente. Occorrono modifiche sostanziali e a breve termine.

A partire dall’applicazione del DGLS 81/08, decreto estremamente complesso e preciso nel tutelare il lavoratore e garantirgli il massimo profilo di sicurezza rispetto ad agenti fisici, biologici, chimici, anche se non c’è menzione della sicurezza rispetto all’“aggressione e violenza” ai danni degli operatori sanitari.

Appare invece chiara la responsabilità a carico del datore di lavoro, il quale secondo il caso di omissione della valutazione dei rischi e della mancata programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, è esposto a pene che comprendono l’arresto o in alternativa ammende che possono arrivare ai 150.000 euro (articolo 28, comma 1).

Ci chiediamo peraltro i tempi di applicazione del DDL che con tanta solerzia era stato inviato alle Camere e che sembrava un’azione bipartisan condivisa e lontana da divisioni e posizioni partitiche.

Anaao Giovani chiede che alla lodevole iniziativa della Fnomceo vengano quindi associati interventi atti ad implementare i sistemi di sicurezza dei presidi di continuità assistenziale, dei pronto soccorso e delle altre sedi con analoghe condizioni di rischio mediante l’incremento delle guardie giurate e dei posti di polizia, sistemi di videosorveglianza, potenziamento degli organici e modifiche strutturali dell’edilizia sanitaria.

Garantire il lavoro in sicurezza del medico garantisce non solo la sua protezione individuale durante l’espletamento della sua attività lavorativa, ma soprattutto garantisce ai pazienti la continuità dell’erogazione di una prestazione sanitaria di qualità.

Anaao Giovani chiede inoltre l’istituzione di Osservatori metropolitani al fine di seguire con puntualità il fenomeno delle aggressioni che appare oggi in pericolosa crescita, crescita che senza i dovuti accorgimenti diventerà inarrestabile e porrà in essere tutte le iniziative necessarie affinché il problema possa esser posto tra le priorità dell’agenda di governo.

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