Il dentista del futuro sarà meno costoso e a distanza

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Più piacevoli e non invasive, le tecniche digitali sono adatte ai bambini

bambina-dentistaRoma, 15 aprile 2016 – Ortodonzia 4D, scanner intraorali, stampanti 3D: sono solo alcune delle innovazioni tecnologiche che stanno trasformando il mondo della odontoiatria, con prospettive interessanti per i pazienti, in termini di riduzione di costi, dei tempi e maggiore affidabilità. A discuterne è il Collegio dei Docenti Universitari di Discipline Odontostomatologiche della Sapienza Università (CDUO), in un’intera giornata oggi dedicata all’odontoiatria digitale nell’ambito del 23° Congresso Nazionale in corso fino a sabato 16 aprile a Roma, in collaborazione con la società scientifica Digital Dentistry Society.

“La digitalizzazione in odontoiatria è un tema di grande attualità e interesse per la professione, soprattutto guardando alle nuove generazioni. Le novità digitali consentono una sempre maggiore rapidità d’intervento, alta precisione e personalizzazione delle cure, con una consistente riduzione dei costi che rivoluzioneranno il modo di lavorare delle specialità che ruotano intorno alla salute della bocca”, ha dichiarato la prof.ssa Antonella Polimeni, Presidente del Congresso e Direttore del Dipartimento Testa Collo del Policlinico Umberto I, Sapienza Università di Roma.

Quali sono le novità tecnologiche principali che stanno rivoluzionando il mondo dell’odontoiatria e quali le ripercussioni sui pazienti? Ecco alcuni punti emersi durante il Simposio “Full Digital Dentistry” nell’ambito del 23° Congresso Nazionale del CDUO:

Sono adatte ai bambini
La minore invasività delle tecniche a disposizione, basti pensare allo scanner intraorale che assomiglia ad un semplice spazzolino da denti, trasformeranno la visita dal dentista in qualcosa di simile a un gioco, con la possibilità da parte del piccolo paziente di monitorare le immagini dei propri denti direttamente sullo schermo del computer. “La sicurezza – aggiunge la prof.ssa Antonella Polimeni – è un altro aspetto fondamentale, ad esempio la nuova tomografia computerizzata cone beam (CBCT) che sta sostituendo la vecchia TAC, espone il paziente ad una quantità di radiazioni notevolmente più basse e la rende particolarmente adatta ai bambini”.

Le nuove tecnologie puntano sulla realizzazione di apparecchi ai denti sempre più invisibili, realizzati con materiali innovativi, che apportano evidenti miglioramenti alla qualità della vita e alle relazioni sociali, così importanti in età adolescenziale. Grazie all’uso della tecnologia di imaging digitale 3D, i nuovi apparecchi consentiranno di vedere i risultati virtuali e il piano di trattamento ancora prima di iniziare, in modo da sapere in anticipo che aspetto avranno i denti al termine del trattamento.

Meno invasività e meno costi
Le impronte dentali di precisione di una volta, effettuate manualmente, stanno per essere sostituite dalle impronte digitali, realizzate con lo scanner. A darci alcuni esempi di digitalizzazione in odontoiatria è il dott. Giuseppe Luongo, Presidente della Digital Dentistry Society, Società Scientifica dedicata all’Odontoiatria Digitale, nata con lo scopo di valutare con rigore scientifico i vantaggi per i clinici e per i pazienti. Prima, un composto siliconico veniva steso sull’arcata dentale del paziente, provocando fastidio e in alcuni casi vomito; il risultato finale era affidato alle abilità del singolo professionista, con margine di errore.

Adesso, l’odontoiatra effettua una scansione intraorale tramite una telecamera in modalità 3D che cattura le immagini in maniera assolutamente precisa ed affidabile, realizzando interventi dentali e restauri di qualità. I risultati, in formato digitale, vengono elaborati da un software e inviati ad un fresatore (presente in studio) che realizza la protesi reale. È così possibile realizzare una protesi dentale in tempi più brevi: in un’unica seduta, il paziente potrà avere una protesi ricostruttiva completa, sottoponendosi quindi anche ad un’unica anestesia e senza ulteriori appuntamenti, per esempio per sistemare lavori poco precisi e approssimativi, con notevole risparmio di tempo e denaro.

Cure a distanza
La digitalizzazione delle tecniche e dei flussi di lavoro permette di ottenere un database di dati dei pazienti ricercabile e facilmente condivisibile, così come una programmazione e pianificazione del percorso di cura, che prima non erano possibili. Ciò apre interessanti prospettive nel rapporto medico-paziente, relazione che può diventare sempre più a distanza grazie alle comunicazioni via email, alla possibilità di visualizzazione dei risultati sul proprio smartphone. Diventa possibile curare pazienti che vivono a molti chilometri di distanza o all’estero grazie alla pianificazione delle visite e ai risultati archiviati sul pc, monitorabili da remoto. In prospettiva, si potrebbero realizzare cure a distanza dedicate alle persone che hanno difficoltà a muoversi, come anziani e disabili attraverso telecamere intraorali, connesse a un computer, che consentono di essere visitati e di ricevere la diagnosi a domicilio.

fonte: ufficio stampa

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