AVIS: più giovani e generosi i nuovi donatori in provincia di Ravenna

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Nonostante la razionalizzazione dei punti raccolta (e il conseguente accorpamento di alcuni centri), donare sangue resta un’attività diffusa e il popolo dei donatori continua a ringiovanirsi. La raccolta è sempre più programmata, con prenotazione sulla base del fabbisogno reale. Mentre nel contesto nazionale e regionale si registrano flessioni significative, la provincia di Ravenna continua a rispondere bene alle chiamate alla donazione

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Giovani aspiranti donatrici che si avvicinano ad AVIS Provinciale Ravenna

Ravenna, 25 febbraio 2015 – Il futuro del volontariato è nei giovani: sembra retorico ma è così, come confermano i dati sulle donazioni di sangue e plasma diffusi da AVIS Provinciale Ravenna relativamente al 2015.

Ottime notizie arrivano infatti sul fronte dei nuovi donatori, 995 nel 2015, in netto aumento rispetto al 2014 (quando erano stati poco più di 600). Inoltre, la maggior parte di loro appartiene alla fascia di età più giovane (18-25 anni), dato che conferma il processo di ringiovanimento del popolo dei donatori e, contestualmente, gli ottimi risultati della campagna di promozione dell’Associazione nelle scuole della provincia, dove vengono incontrati gli studenti ed effettuate verifiche di idoneità per avvicinarli alla donazione. Tra le sezioni, Faenza è quella con il maggior numero di nuovi donatori (255), seguita da vicino da Ravenna (227).

Complessivamente nell’anno da poco concluso le donazioni in provincia non hanno subito cali significativi: in tutto sono state quasi 20mila, per un totale di oltre 10mila donatori, con un aumento dell’indice medio di donazione (numero di donazioni per donatore) che ora raggiunge l’1,84 (1,77 nel 2014). Questo nonostante la riorganizzazione del servizio di raccolta nel territorio provinciale che si è completata nel 2015, portando alla razionalizzazione dei centri trasfusionali della zona della Bassa Romagna: ben due punti di raccolta (Bagnacavallo e Fusignano) sono stati accorpati con Lugo, scelto come punto di riferimento per l’area. Questo nuovo assetto ha permesso di ampliare il servizio del centro lughese grazie a nuove dotazioni e ad orari di apertura prolungati, iniziativa che ha avuto come effetto immediato un aumento del numero delle donazioni giornaliere proprio nella città del Pavaglione. Proprio per questo, alla luce anche delle richieste dei donatori e le loro potenzialità, dal 1 febbraio è stata implementata una seconda postazione per la donazione di plasma.

Per quanto riguarda la tipologia di donatore, gli uomini restano nettamente in maggioranza (70% circa). Per entrambi i sessi, la fascia d’età più attiva è quella tra i 46 ed i 55 anni. A conferma della progressiva diffusione dell’abitudine alla donazione tra i giovani, il fatto che (escludendo i più attivi 50enni) è proprio tra i 18-24enni che si registra una maggiore percentuale di donatori rispetto alla popolazione di riferimento (ossia coloro che hanno i requisiti per donare). Quasi la metà dei donatori (47%) ha gruppo sanguigno 0. I donatori esteri sono 589, per la maggior parte provenienti da Romania, Marocco e Albania.

fonte: ufficio stampa

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