SIMG: “Al via il corso di management delle cure primarie. Così i giovani medici imparano a gestire la professione”

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Iniziano domani a Firenze le lezioni alla Scuola di Alta Formazione della Società scientifica.
Il Presidente Claudio Cricelli: “E’ la prima iniziativa di questo tipo nel nostro Paese. Offriamo strumenti che si fondano sulle più avanzate conoscenze informatiche”

Firenze, 24 novembre 2015 – Parte domani a Firenze il corso di introduzione al management delle cure primarie. L’iniziativa fa parte dell’offerta formativa della Scuola di Alta Formazione della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG).

“La nostra professione – spiega il dott. Claudio Cricelli, presidente SIMG – affronta oggi cambiamenti decisivi in rapporto alle competenze mediche, organizzative e manageriali. È la prima volta che in Italia viene istituito un corso di questo tipo, indirizzato a formare inizialmente 40 giovani medici di medicina generale. In programma focus sull’appropriatezza basata sulle evidenze, sugli obiettivi di budget e sugli outcome. Vogliamo offrire ai giovani che si affacciano alla professione strumenti avanzati di gestione pratica che si fondano sulle più avanzate conoscenze informatiche, sulla capacità di sviluppare un’osservazione integrata degli outcome in medicina e del mercato della sanità, elementi essenziali per comprendere l’evoluzione del nostro sistema sanitario. Vogliamo offre ai giovani medici in formazione conoscenze indispensabili per colmare le lacune del loro percorso professionale e clinico, finora poco orientato ai temi gestionali”.

Il corso, realizzato con il supporto incondizionato di Assogenerici, è articolato in numerose sessioni in più anni consecutivi. “Siamo particolarmente lieti – afferma il Presidente di AssoGenerici Enrique Häusermann – di avviare questa collaborazione con SIMG nell’ambito della scuola di alta formazione ed in particolare di sostenere il corso di introduzione al management delle cure primarie. La Medicina Generale è oggi interessata da molteplici e rapide evoluzioni che richiedono ai clinici un mutamento di approccio, sempre più orientato all’appropriatezza diagnostica e terapeutica, alla conoscenza della popolazione degli assistiti ma anche alla pianificazione e programmazione delle valutazioni, della attività e degli interventi anche nell’ottica del migliore utilizzo delle risorse pubbliche. In questo senso il contributo dei farmaci equivalenti alla razionalizzazione della spesa pubblica e di quella dei cittadini resta un fattore strategico nel futuro della medicina generale. Sempre con l’obiettivo – che condividiamo pienamente con SIMG – che la competenza e l’impegno dei medici possano generare il massimo risultato in termini di prevenzione e tutela della salute dei pazienti”.

fonte: ufficio stampa

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