Osteopatia, l’obiettivo del ROI è quello di gettare le basi per la professione futura

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Milano, 25 febbraio 2019 – A seguito delle parole del sottosegretario alla Salute Luca Coletto, rese venerdì scorso in Commissione Affari Sociali della Camera sulla legge 3/2018 che individua la professione sanitaria dell’osteopata, il ROI – Registro degli Osteopati d’Italia, si augura di aver al più presto un incontro con il Ministero della Salute, per raggiungere un accordo che consenta di andare avanti nel percorso di attuazione sella legge.

L’obiettivo per il ROI è quello di mettere le basi per la professione futura, nel rispetto delle caratteristiche e delle competenze che sono proprie dell’osteopatia, dando dignità e tutela ai professionisti che hanno esercitato la professione, con una formazione qualificata in osteopatia, in linea con le indicazioni della norma CEN, condivisa dai Paesi europei.

Seguiremo tutto l’iter per garantire che l’osteopatia, prossima professione sanitaria, abbia tutti i contenuti perché possa continuare a gestire in modo adeguato e qualificato le problematiche di milioni di persone che hanno trovato nell’osteopatia una risposta ai propri bisogni di salute.

Gli osteopati con le competenze tipiche della professione hanno guadagnato il consenso e la fiducia dei cittadini, nonostante le condizioni di grande incertezza in cui si è sviluppata ed è cresciuta l’osteopatia. Continueremo a lavorare duramente nel nostro percorso di crescita, implementando la ricerca, sviluppando informazione e cultura in un clima di collaborazione con tutte le altre professioni. Puntiamo alle competenze, per garantire i cittadini e dare alla professione la giusta identità.

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