Dalle fantasie all’olfatto, ecco cosa accende il desiderio femminile

Il desiderio femminile, pur non differendo molto da quello maschile da un punto di vista biologico, poiché il testosterone e gli ormoni giocano un ruolo importante in entrambi i due sessi, è sicuramente più ‘ricettivo’ e ‘fantasioso’.

Le fantasie sono, infatti, il più potente afrodisiaco nelle donne e i sondaggi rivelano che l’87% delle donne ha fantasie mentre è con il partner, il 32% rivela tali fantasie e solo il 12% le mette in pratica. Il dato più interessante è che le donne spesso fantasticano di essere a letto… ma con un altro uomo che non è il partner! Infatti, l’oggetto delle fantasie sessuali della maggior parte delle donne non è il compagno abituale.

Oltre alle fantasie, l’eros femminile si accende grazie al coinvolgimento di tutti i 5 sensi, non come quello maschile che è soprattutto ‘visivo’; ecco perché si può affermare che la sessualità femminile è più ‘completa’ di quella maschile. Una donna non si eccita alla ‘vista’ di un uomo, ma alla ‘presenza’ di un uomo, intesa come insieme di sguardi, gesti e soprattutto ‘odori’. Per le donne non è importante che un uomo sia ‘bello’, ma deve essere curato e avere sex appeal pur nella sua mascolinità.

Dott. Marco Rossi

È l’olfatto a giocare un ruolo decisivo nel risveglio dei sensi femminili. Si sa che l’attrazione sessuale è legata ai segnali che manda il corpo. Il naso indubbiamente ha una funzione fondamentale nell’universo della sessualità femminile. In un certo senso sarebbe proprio il naso a scegliere il compagno d’amore, in quanto l’odore unico emanato da ogni corpo è una sorta di carta d’identità olfattiva, che può scatenare forti attrazioni o repulsioni sessuali. Questo dipende dalle sostanze chimiche rilasciate dalla pelle, che stimolano i recettori cellulari del tessuto olfattorio.

Il corpo, in sostanza accende il semaforo verde, o rosso, in modo non casuale per via dei ferormoni, sostanze prodotte dalle ghiandole presenti in bocca, ascelle e area genitale. I primi a entrare in gioco sono i feromoni di segnalazione veloce, che inducono le reazioni immediate come eccitazione o allarme, mediando le relazioni sociali e scatenando l’attrazione sessuale.

Non a caso vengono prodotti dal nostro sistema immunitario a partire dalla pubertà, e da quel momento in poi si mettono alla ricerca della maggiore compatibilità riproduttiva possibile con un esemplare dell’altro sesso. Ma c’è posto anche per il romanticismo: merito dei feromoni ad azione ritardata, che generano la memoria olfattiva.

Oltre che sull’olfatto, i feromoni agiscono anche sul gusto, e questo spiega perché se l’odore del partner piace, piacerà anche il gusto/sapore dei suoi baci. Non è un caso, quindi, se la sensibilità olfattiva femminile raggiunge il suo picco durante l’ovulazione, aumentando la disponibilità alle avances maschili proprio quando è massima la possibilità di concepimento. Narici ben aperte allora: avere un uomo accanto potrebbe anche essere un toccasana per i dolori mestruali, grazie all’azione regolatrice dei feromoni maschili sull’ormone luteinizzante che controlla le ovaie.

Da un punto di vista puramente ‘sensuale’ e fisico, il desiderio femminile nasce e cresce grazie a una stimolazione delle zone erogene secondarie come ad esempio il collo, l’interno coscia e la schiena, mentre le zone genitali vedono una serie di ‘punti’: oltre al seno e al clitoride ci sono il Punto K che si trova ai lati del clitoride, un centimetro sotto la punta; il Punto C, che è situato tra l’ano e la vagina; da ultimo è stato evidenziato anche il Punto U come uretra, ossia la stimolazione del canale che si trova sotto il clitoride e che permette il passaggio dell’urina.

Ma per accendere veramente il desiderio, una donna deve “sentirsi desiderata”: sentire che l’uomo la trova irresistibile! È nello specchiare il proprio desiderio nel desiderio dell’uomo che la donna riesce a liberare la sua sensualità, infatti la sessualità femminile, come nel tango, risponde attivamente e con sensualità alla ‘guida’ e agli input del maschio.

Marco Rossi

Marco Rossi

Specialista in Psichiatria. Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico. Presidente Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale

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