Bambino si amputa dito, reimpiantato con microchirurgia ricostruttiva al Gaslini

Dott. Nunzio Catena, responsabile dell’UOSD Centro Chirurgia Ricostruttiva e della Mano dell’IRCSS Istituto Giannina Gaslini: “Abbiamo ricostruito le strutture scheletriche e tendinee e riconnesso i piccoli vasi e nervi, il cui calibro era inferiore ad 1 mm, che garantiscono l’afflusso di sangue e la sensibilità al polpastrello”

Genova, 8 settembre 2022 – La Direzione Sanitaria dell’Ospedale Gaslini informa che è stato reimpiantato il dito al bambino giunto ieri pomeriggio all’ospedale pediatrico genovese. Si tratta di un bambino di 11 anni che si trovava in gita con il padre al Lago delle Lame, nel comune di Rezzoaglio in Val d’Aveto, il bambino si è amputato un dito di una mano pulendo i funghi appena raccolti, durante una gita col papà.

Dott. Nunzio Catena

Trasferito con elisoccorso al Pronto Soccorso del Gaslini, è giunto intorno alle 15.00 di ieri con un’amputazione del terzo dito della mano sinistra dopo trauma da coltello. Constatata in pronto soccorso la possibilità di tentare un reimpianto del dito, è stata attivata la sala operatoria ed alle 19.00 è iniziato l’intervento eseguito dall’equipe della UOSD di Chirurgia Ricostruttiva e della Mano, composta dal responsabile dott. Nunzio Catena, dalla dott.ssa Chiara Arrigoni e dal medico in formazione dott.ssa Annalaura Domenicano, con il supporto del team anestesiologico dell’Istituto ed il team infermieristico delle sale del blocco chirurgico.

“Abbiamo ricostruito le strutture scheletriche e tendinee e riconnesso i piccoli vasi e nervi, il cui calibro era inferiore ad 1 mm, che garantiscono l’afflusso di sangue e la sensibilità al polpastrello. Al termine dell’intervento, durato circa 4 ore e mezzo, il dito aveva ripreso la sua vascolarizzazione”, spiega Nunzio Catena, responsabile dell’UOSD Centro Chirurgia Ricostruttiva e della Mano dell’IRCSS Istituto Giannina Gaslini.

“La UOSD di Chirurgia Ricostruttiva e della Mano è specializzata nel trattamento delle patologie della mano e dell’arto superiore spesso avvalendosi, come nel caso del bimbo in questione, delle più moderne tecniche microchirurgia ricostruttiva con uso di microscopio operatorio e strumentario dedicato”, conclude il dott. Catena.

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