98enne colpito da ictus, eseguito con successo straordinario intervento di trombectomia all’Aou di Sassari

Grazie alla collaborazione della Stroke Unit con l’Angiografia interventistica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari, è stato eseguito un delicato intervento per ‘ripulire’ le arterie dell’anziano. Dott. Antonio Manca: “Esistono dati in letteratura sull’efficacia e sicurezza della trombectomia meccanica per i novantenni, anche se i trial clinici principali avevano arruolato pazienti fino a un massimo di 85 anni”

ictus

Sassari, 25 aprile 2019 – Un intervento di trombectomia su un paziente di 98 anni, realizzato per rimuovere meccanicamente un trombo che occludeva un vaso sanguigno cerebrale. È quanto realizzato nei giorni scorsi dall’unità operativa Stroke Unit dell’Aou di Sassari, in collaborazione con l’Angiografia interventistica.

Un intervento delicato che, di solito, viene effettuato su pazienti che non superano i 90 anni. L’anziano è stato già dimesso, pressoché asintomatico, dal reparto diretto dal dottor Antonio Manca.

L’uomo era stato portato nella Stroke Unit del Santissima Annunziata con una severa paresi e incapacità a parlare. “Lo abbiamo subito trattato con trombolisi endovena – afferma il direttore dell’unità operativa al secondo piano dell’ospedale sassarese, Antonio Manca – e, successivamente, con trombectomia meccanica, con il supporto dei colleghi della angiografia interventistica. L’intervento ha consentito di arrivare a una pressoché completa guarigione clinica del paziente”.

La trombectomia è un intervento che consente di ‘ripulire’ le arterie e, al tempo stesso, di ridurre le possibilità della disabilità che scaturisce dall’ictus. Nell’arteria femorale, dall’inguine, viene inserito un catetere che viene fatto poi scivolare sino al punto in cui è situato il trombo che occlude il vaso sanguigno cerebrale. Una volta raggiunto, il trombo viene rimosso meccanicamente.

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“La trombectomia è indicata su pazienti che hanno l’occlusione nell’arteria cerebrale media o – spiega ancora Antonio Manca – nella carotide interna, cioè i più gravi in assoluto, destinati, quando sopravvivono, a gravi disabilità. Esistono dati in letteratura sull’efficacia e sicurezza della trombectomia meccanica per i novantenni, anche se i trial clinici principali avevano arruolato pazienti fino a un massimo di 85 anni”.

“La trombectomia meccanica, associata alla somministrazione della molecola trombolitica alteplase per via endovenosa, migliora i risultati funzionali, senza aumentare la mortalità nei pazienti con ischemia cerebrale acuta. La trombolisi per via endovenosa (Ivt) per il trattamento dell’ictus ischemico acuto è efficace per tutti i pazienti senza limiti di età”, conclude il dott. Manca.

L’ictus cerebrale costituisce la seconda causa di morte e la terza causa di disabilità a livello mondiale, e la prima causa di disabilità negli anziani. L’ictus ischemico, il principale sottotipo di ictus (80 per cento dei casi), è causato dall’occlusione acuta di un vaso arterioso cerebrale. È una patologia tempo-dipendente per cui più è precoce l’intervento migliori sono i risultati clinici e minore la disabilità residua. La trombolisi punta a sciogliere chimicamente il trombo causa dell’ictus.

La Stroke Unit dell’Aou di Sassari, unica struttura di questo genere nel Nord Sardegna, ha sei posti letto, registra circa 300 ricoveri annui, tratta circa 120 pazienti all’anno con trombolisi endovena e oltre 40 con trombectomia meccanica.

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