Al via la consultazione pubblica dei Mini-HTA per le prime tecnologie sanitarie cost-saving

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Al via la consultazione pubblica dei Mini-HTA report realizzati dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Servizi Sanitari (ALTEMS) nell’ambito del progetto “Determinanti, modelli di diffusione e impatto di medical devices cost saving nel Servizio Sanitario Nazionale”, finanziato dal Ministero della Salute

Roma, 31 luglio 2015 – Per i prossimi due mesi il sito web di Altems (http://altems.unicatt.it) ospiterà 3 Mini-HTA report relativi ad altrettante tecnologie sanitarie selezionate partendo da una lista di oltre 100 tecnologie potenzialmente cost-saving compilata grazie al supporto di un advisory board. La pubblicazione ha lo scopo di avviare una consultazione pubblica utile ad acquisire prospettive e suggerimenti da parte di altri esperti e degli stakeholder di sistema sui contenuti dei documenti stessi prima che questi vengano ufficialmente rilasciati al Ministero della Salute.

Questi documenti sono il primo risultato tangibile del progetto di ricerca “Determinanti, modelli di diffusione e impatto di medical devices cost saving nel Servizio Sanitario Nazionale”, oggetto di una convenzione con il Ministero della Salute, attraverso la quale ALTEMS ha sperimentato per la prima volta l’uso delle metodiche di Health Technology Assessment (HTA) per individuare e validare tecnologie sanitarie potenzialmente cost saving.

“La Direzione dei Farmaci e dei Dispositivi medici guarda con attenzione ai risultati del progetto perché aprono un potenziale nuovo fronte di lavoro per l’appena costituita cabina di regia per l’HTA dei dispositivi medici presso il Ministero della Salute” ha dichiarato la dott.ssa Marcella Marletta, direttore Generale della Direzione Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico del Ministero della Salute.

Scopo del progetto, infatti, è quello di sperimentare prima di tutto una metodologia utilizzabile per individuare tecnologie sanitarie che oltre a mostrare chiari benefici di tipo clinico hanno la rara caratteristica di essere soluzioni in grado di far risparmiare il SSN. L’intenzione è comprendere se è possibile creare un percorso che in qualche modo permetta a tecnologie con queste caratteristiche di seguire un percorso accelerato di introduzione delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale generando così un impatto sia clinico ed economico.

“A questo proposito – ha spiegato il prof. Americo Cicchetti, direttore dell’Altems, Università Cattolica del Sacro Cuore e responsabile del progetto – la sostenibilità del sistema sanitario può essere garantita solo attraverso una sapiente combinazione di interventi di razionalizzazione orientati al contenimento della spesa improduttiva e di innovazioni tecnologiche mirate. Il progetto che abbiamo potuto portare avanti grazie all’iniziativa della Direzione dei Farmaci e dei dispositivi medici del Ministero della Salute, ha visto la collaborazione di un gruppo di lavoro di circa 100 persone tra ricercatori ed operatori nell’ambito di diversi gruppi di lavoro e nell’Advisory board”.

Il modello di selezione di tali tecnologie si basa su un approccio di tipo bottom-up finalizzato ad identificare quelle che a fronte di un livello di efficacia sovrapponibile o superiore rispetto a strategie alternative di intervento, sono potenzialmente in grado di ridurre i costi di gestione del paziente nel breve e medio periodo.

Una volta definita una scala di priorità tra le tecnologie segnalate dagli tutti gli stakeholder consultati, si è proceduto a raccogliere e sintetizzare le evidenze in un mini report di HTA o di Horizon Scanning. Laddove le evidenze prodotte abbiano attestato la potenzialità della tecnologia di generare risparmi, la stessa si è giudicata arruolabile nella fase successiva del processo. Tale potenzialità è stata valutata sulla base di una griglia costituita da tre macro-criteri definiti da un’Advisory Board costituito ad hoc per questo progetto, che ha annoverato professionisti provenienti dalle Istituzioni, dalle Aziende Sanitarie e dalla Associazioni di Categoria. Le tecnologie ritenute conformi sono state ulteriormente valutate mediante una Budget Impact Analysis (BIA), i cui esiti rappresentano la base di dati per realizzare un Business Case. Il prodotto finale della valutazione, che ingloba e presenta criticamente i risultati dei diversi strumenti di assessment impiegati, sono stati infine sintetizzati in una Guida all’adozione per gli utilizzatori che siano interessati ad adottare la tecnologia.

fonte: ufficio stampa

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