Università Cattolica, come affrontano la sfida della sostenibilità i 4 campus dell’Ateneo

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Roma, 25 settembre 2019 – L’Università Cattolica sta investendo risorse in attività e progetti in vista di una sempre maggiore sostenibilità. Nei campus di Milano, Brescia, Piacenza e Roma si sommano le iniziative che testimoniano l’impegno costante per una riduzione dell’impatto ambientale dei diversi agenti inquinanti – rifiuti, gas, illuminazione.

La campagna #riempilaborraccia che parte da domani nella sede di Brescia, dove nei prossimi giorni a 3.000 studenti verrà distribuita la borraccia in acciaio, avvia una nuova fase che interesserà tutti i campus dell’Ateneo nella direzione della riduzione della plastica.

A Milano si è operato e si continua ad agire su più fronti. Nella direzione di una illuminazione sempre più green è stato già convertito a led il 50% degli spazi negli edifici storici di largo Gemelli e di via Sant’Agnese, un fiore all’occhiello per i chiostri bramanteschi e per la facciata dell’Ateneo che ha subito un restyling completo portando a un significativo risparmio annuo sul consumo energetico, pari a 100 KWH, l’equivalente del quantitativo necessario per l’illuminazione di un intero edificio.

Nel 2018 il campus milanese ha inoltre quasi ultimato la sostituzione delle caldaie a gasolio convertite in impianti a metano, tranne che per la sede di via Carducci e per il Centro sportivo Fenaroli per i quali è pronto il progetto di conversione. Queste attività hanno comportato un significativo investimento economico, nonché un complesso iter di approvazioni dovuto alla locazione della maggior parte degli edifici nel centro storico cittadino.

Il campus milanese sta operando da anni anche per l’ottimizzazione della raccolta differenziata e per lo smaltimento di tutti i tipi di rifiuti. L’allestimento di un’ampia isola ecologica ha contribuito a razionalizzare questa operazione che prevede la raccolta differenziata di imballaggi in plastica e metallo, carta, vetro, organico, cartone e indifferenziato.

In seguito a uno studio di A2A condotto nel 2017 che aveva dichiarato al 70% la raccolta differenziata del campus milanese, oggi si è raggiunto l’obiettivo dell’80%. Grazie a un piano di sensibilizzazione della comunità universitaria, infatti, la separazione corretta dei rifiuti è oggi pressoché completa.

E anche la quota riciclabile di plastica e poliaccoppiati in carta ancora presente nei contenitori nell’indifferenziato delle aree comuni è stata eliminata. Lo smaltimento dei cosiddetti rifiuti speciali nell’isola ecologica ha raggiunto il 100%. Grazie a nuove policy e protocolli attivati si effettua regolarmente la raccolta di rifiuti ingombranti e non assimilabili (come toner, rifiuti sanitari e apparecchiature elettroniche), e si provvede allo smaltimento che ogni anno ammonta a oltre 50 tonnellate.

Infine la sede milanese promuoverà un’altra iniziativa di sensibilizzazione all’utilizzo responsabile delle risorse e alla riduzione dello spreco: in vista della riduzione del consumo di bottigliette di plastica, dal mese di novembre saranno sorteggiate 20 matricole al giorno alla quali sarà donata una borraccia in alluminio.

Nella sede di Brescia dopo la campagna Trenta e lode per il potenziamento della raccolta differenziata, il sostegno alla mobilità sostenibile degli studenti, allo scopo di ridurre significativamente la produzione di rifiuti in plastica viene avviata in questi giorni la campagna #riempilaborraccia rivolta alle matricole che sono invitate a ritirare la borraccia in acciaio durante i Welcome day e a riempirle agli appositi erogatori distribuiti nella sede.

Si comincia con la distribuzione di 3.000 borracce che andranno ad abbattere le 100.000 bottigliette di plastica all’anno prodotte nella sede, riducendo così di 5 tonnellate la C02 emessa (produzione, trasporto, smaltimento). Seguirà nel mese di ottobre una distribuzione a tutti gli iscritti, ai docenti e al personale tecnico amministrativo di via Trieste 17 e a breve anche nel nuovo campus di Mompiano.

Nell’ambito del progetto “Cattolica per la sostenibilità” che la sede di Brescia ha avviato da alcuni mesi con diversi partner presenti nella comunità locale (Comune di Brescia, Gruppo A2A, Fondazione Poliambulanza, Fondazione ASM) per sensibilizzare la comunità universitaria verso le tematiche ambientali, la prima azione è stata il potenziamento della raccolta differenziata. Sulla base di un primo studio, condotto con Aprica SpA, sono, infatti, stati individuati margini di miglioramento conseguibili con l’adozione di adeguati accorgimenti con l’obiettivo di raggiungere il 95% di raccolta differenziata.

Nel campus di Piacenza quest’anno sono state distribuite 500 bottigliette brandizzate UC, per limitare l’uso delle bottiglie di plastica all’interno del campus, dove sono state installate, nel marzo 2016, 4 fontanelle per l’erogazione d’acqua potabile, che hanno erogato finora 47.000 litri d’acqua corrispondenti a un risparmio ambientale di circa 94.000 bottiglie di plastica.

Anche la ricerca si muove nella direzione della sostenibilità. Il Centro di Ricerca OPERA per l’agricoltura sostenibile dell’Università Cattolica e il Centro di Competenze Agroinnova dell’Università di Torino hanno avviato il progetto VIVA nella direzione della  sostenibilità nella vitivinicoltura in Italia.

Inoltre dal 2017 si piantumano annualmente, in area adiacente il Collegio S. Isidoro, 8 diversi alberi da frutto, ciascuno legato alle matricole di ogni specifico corso di laurea. L’intento è di realizzare progressivamente un frutteto di ampie dimensioni. Le prossime piante verranno messe a dimora il 4 ottobre 2020.

Dal 2012 nel campus è iniziato un processo di misurazione e gestione dell’impatto delle proprie attività, con un percorso di sostenibilità riferito a tre macro-aree: ambiente, persone, territorio.
Primo importante passaggio di questo progetto è stato l’accordo siglato con il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio per la stima e la conseguente riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Le attività di ricerca della sede comportano l’utilizzo di oltre 300 macchine frigorifere con alcuni congelatori che funzionano costantemente a -70/-80 gradi. Con lo scorso anno è partito un piano di graduale sostituzione delle macchine più vecchie ad alto consumo energetico con macchine frigorifere a basso consumo.

Nella sede di Roma, seguendo un approccio completo, ma distinto a seconda delle categorie dell’utenza, si stanno stipulando nuovi accordi con i servizi interni di ristorazione per acquistare e distribuire solo acqua e bibite in lattina, eliminando le bottiglie di plastica dai bar e dai distributori elettronici.
Inoltre, è in programma l’attivazione presso i punti bar di un servizio di “acqua alla spina” che consenta allo studente di ricaricare le innovative borracce ad alta conservazione termica (intera giornata), non essendo più utilizzate nemmeno le lattine in metallo.

I “dispenser” di acqua verranno utilizzati solamente negli uffici amministrativi e anche il personale verrà dotato di borraccia termica. L’obiettivo del campus romano è di ridurre l’uso della plastica attraverso una revisione sia degli approvvigionamenti (plastic free) sia dei sistemi di distribuzione delle bevande all’interno del campus.

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