Tumore collo dell’utero: screening e vaccinazione HPV, le armi per combatterlo

Roma, 24 gennaio 2023 – Nel mese di gennaio ricorre la sensibilizzazione della prevenzione del tumore al collo dell’utero, un’occasione per ricordare, ancora una volta, l’importanza della prevenzione, lo strumento più efficace per prevenire il carcinoma della cervice uterina.

Si tratta del quinto tumore più frequente nelle donne sotto i 50 anni di età: in Liguria nel 2021 circa 40.000 donne hanno aderito su oltre 130.000 donne invitate allo screening organizzato per il tumore del collo dell’utero, ovvero il 31,4%. La copertura delle vaccinazioni è arrivata al 76% per le ragazze nate tra il 1997 e il 2009 per quanto riguarda la prima dose (ciclo completo 68%).

Effettuare una diagnosi precoce è fondamentale per aumentare l’efficacia delle cure e le possibilità di guarigione. Una delle principali cause del tumore alla cervice uterina è rappresentato dall’infezione da Papillomavirus umano (HPV): si tratta di una infezione estremamente frequente nella popolazione umana, principalmente fra le donne, ma anche fra gli uomini. Il virus è responsabile di lesioni benigne e di lesioni maligne: la prevenzione del contagio ricopre un ruolo fondamentale nella salute pubblica.

Fino a pochi anni fa l’unico test primario di screening offerto dal SSN era il pap test che viene offerto ogni 3 anni alle donne che hanno un’età compresa tra 25 e 64 anni. Da qualche anno, è disponibile anche il test HPV che viene offerto a partire dai 30 anni, ogni 5 anni. Il pap test e il test HPV sono in grado di identificare nelle cellule del collo dell’utero alterazioni che col tempo potrebbero diventare tumore.

L’infezione da HPV è estremamente frequente nella popolazione umana, principalmente fra le donne, ma anche fra gli uomini il virus è responsabile di lesioni benigne e maligne: “La prevenzione del contagio riveste un ruolo fondamentale nella salute pubblica e Regione Liguria, in accordo con il Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-19, raccomanda e offre attivamente il vaccino anti HPV a determinate categorie di soggetti – commenta Camilla Sticchi, direttore della Struttura complessa di Coordinamento regionale delle attività di Prevenzione e di Epidemiologia di Alisa – sottolineando l’importanza di questa efficace strategia di prevenzione, il più importante strumento di prevenzione primaria del tumore della cervice uterina”.

Vaccinazione HPV, a chi è offerta

Regione Liguria, in accordo con il Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-19 raccomanda e offre attivamente il vaccino anti HPV:

  • gratuitamente alle ragazze e ai ragazzi di 11-12 anni secondo le raccomandazioni ufficiali del vaccino in uso;
  • gratuitamente alle ragazze che a suo tempo non avevano aderito all’offerta attiva e gratuita, fino al compimento del 18° anno di vita, che potranno affluire liberamente a tutti gli ambulatori dell’Igiene e Sanità Pubblica;
  • gratuitamente ai ragazzi a partire dalla coorte 2004 fino al compimento del 18° anno di vita;
  • gratuitamente alle donne di 25 anni di età in occasione della chiamata allo screening (nel 2022 coorte di nascita 1997 e così a seguire negli anni successivi) e alle donne trattate per lesioni precancerose (CIN 2 e CIN 3);
  • in regime di co-pagamento, ossia in compartecipazione alla spesa sanitaria rispetto al costo della vaccinazione, per le femmine dal 18° al 45° anno e per i maschi dal 18° al 26° anno di vita.

Per informazioni, rivolgersi agli ambulatori dell’Igiene e Sanità Pubblica della propria Asl di appartenenza.

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...