Televisite: primo progetto pilota all’ospedale Niguarda, seguiti 300 pazienti con consulti a distanza

A Niguarda è attivo un progetto sperimentale di “televisita” il primo nell’ambito di prestazioni condotte in regime di sistema sanitario regionale integrato nel Fascicolo Sanitario Elettronico Regionale (FSE).

Il Fascicolo Sanitario è lo strumento che raccoglie tutta la storia clinica dei cittadini, al quale accede il paziente ma anche lo specialista ospedaliero e il medico di medicina generale, per poter monitorare tempestivamente tutta la storia sanitaria dell’assistito. Questa integrazione, quindi, permette di utilizzare appieno anche le prestazioni a distanza come strumenti di cura offerti dal Sistema Sanitario Regionale.

Il servizio è attivo in maniera sperimentale a Niguarda. L’ospedale milanese ha contribuito alla progettazione della piattaforma digitale e alla fase di test, per poi estenderlo a tutte le strutture socio-santarie del sistema regionale che vorranno adottarla.

Nei primi due mesi della sperimentazione a Niguarda, la televisita è stata utilizzata per circa 300 pazienti in cura presso gli ambulatori di diabetologia, unità spinale, medicina riabilitativa e neuroriabilitazione, hepatitis center, cardiologia diagnostica e riabilitativa. In particolare, gli assistiti hanno un’età media di 47 anni e il 40% proviene da ATS fuori Milano.

La televisita permette al medico di interagire a distanza con l’assistito e, con l’eventuale supporto del caregiver, può dar luogo anche alla prescrizione di farmaci o di cure. A fine sessione la valutazione e gli esiti sono caricati nel Fascicolo Sanitario Elettronico del paziente, per poter essere consultato anche dal proprio medico di medicina generale o da altri specialisti.

Questo strumento è utile soprattutto nei percorsi di follow-up, nel monitoraggio della terapia in corso (es. rinnovo piano terapeutico o modifica dello stesso), nelle attività di valutazione anamnestica per la prescrizione di esami o per quei in casi in cui è richiesta una stadiazione della patologia (nota o sospetta).

Per effettuare le “visite a distanza” viene utilizzata una specifica piattaforma regionale digitale che consente di mettere in contatto lo specialista ospedaliero con il paziente a casa. La possibilità di attivare questo nuovo servizio viene valutata dal medico ospedaliero che, durante una visita ambulatoriale o telefonicamente, concorda con il proprio assistito le modalità per avviare i controlli.

La piattaforma a cui si può accedere collegandosi da PC, tablet o smartphone consente inoltre lo scambio di documenti, immagini e video tra medico e paziente con caricamento e visualizzazione in tempo reale degli allegati. Il paziente può così inviare allo specialisti referti di visite o esiti di esami, lo specialista può richiedere d’altra parte immagini che consentano una visione più accurata su aree che richiedano sorveglianza e una valutazione.

“Le tecnologie che abbiamo oggi a disposizione e la digitalizzazione che va via via sempre più affermandosi offre nuove possibilità di assistenza. La pandemia da coronavirus ha accelerato questi processi e siamo contenti di essere la poter mettere a disposizione dei pazienti questa opportunità – commenta Marco Bosio, Direttore Generale di Niguarda – Così come è successo per la scuola con forme di lezioni a distanza anche la sanità può offrire nuove forme di assistenza che assicurino lo stesso livello di accuratezza delle visite in presenza ma con una modalità più agile per i pazienti”.

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