Sesso e cibo: dimmi come mangi e ti dirò che partner sei a letto

“Secondo lei, il detto “dimmi come mangi e ti dirò chi sei” ha un fondo di verità oppure sono solo i soliti luoghi comuni? Una mia amica mi ha detto che osservando il suo partner a tavola mentre mangiavano ha capito molte cose su di lui e viceversa. Vi sono dei comportamenti maschili e femminili o lati di carattere utili per l’armonia di coppia  che si possono capire osservando il partner a tavola?” Vanessa

La sua domanda mi porta a dire “Dimmi come mangi e ti dirò chi sei a letto”, poiché esiste una correlazione fra il modo in cui si consuma un pasto, il proprio carattere e la sessualità. Non è un caso se una coppia che si piace poi si dà appuntamento a cena: in questo modo si assumono informazioni sul partner da cosa ordina, come lo ordina e in che modo poi mangia.

Dott. Marco Rossi

Voglio essere più chiaro, immagini di essere a cena e il partner mangia lentamente, assaporando tutti i cibi con calma. Questo è un buon segno poiché rivela che anche nell’intimità sarà un uomo attento, non frettoloso, generoso nel regalare piacere. Oppure immagini che quando gli venga posto il menu, il partner chieda informazioni al cameriere sui vari piatti e ingredienti; questo comportamento rivela che è una persona che non sceglie con superficialità, ma con attenzione; può essere un compagno affidabile ma molto esigente. In un rapporto lungo si dovrà far attenzione ai suoi bisogni e sapersi rinnovare.

Un altro aspetto a cui sarebbe interessante fare attenzione é se a tavola vi guarda negli occhi mentre mangia, questo rivela che è interessato a quello che dite e a come vi sentite. Al contrario se mangia velocemente e con voracità, è probabilmente un ‘predatore’ e questa fretta potrebbe averla anche nell’intimità. Se preferisce cibi di qualità e mangia con parsimonia, è una persona ordinata e precisa ma un tantino pignolo. Perfetto per le relazioni durature ma non come “amante virile e focoso”.

Un altro aspetto interessante è se ordina più portate di quelle che riesce a mangiare o finire: questo suo comportamento rivela che è un uomo curioso ma poco costante; in genere le sue storie sono intense ma brevi. Se invece accade che lascia che sia la donna a ordinare, può rivelare un po’ di ‘passività’. Ideale se si cerca un uomo molto accondiscendente. Faccia anche attenzione se giocherella in continuazione con le briciole e le molliche sul tavolo: questo rivela che è un tipo cerebrale, a volte ossessivo. Perfetto per chi ama la trasgressione, ma non nel senso ‘passionale’ del termine.

Anche gli uomini possono trarre delle informazioni sul carattere di una donna osservandola mentre è a tavola. Se a cena la donna accarezza la tovaglia mentre parla, è una persona delicata, dolce e ben predisposta. Se assapora le pietanze lentamente, è potenzialmente una persona affidabile per la gestione della casa. Osservando se si pulisce con frequenza la bocca con il tovagliolo, è una persona ordinata, attenta ai dettagli…anche ai piccoli gesti.

Se mentre mangia guarda il partner fisso negli occhi, significa che non è una persona superficiale. Il carattere volitivo è invece rivelato dal fatto che non lascia che sia l’uomo a ordinare ma prende la parola per parlare direttamente con il cameriere.

Se ordina cibi di qualità, è probabilmente un’amante attenta al suo piacere ma anche a quello del partner: è una donna affettuosa e sensuale! Se una donna mangia guardando più spesso il cibo che il partner, può essere espressione di una chiusura sospetta; questo atteggiamento rivela che è poco propensa verso slanci emotivi e avventure creative. Se la donna lascia che sia sempre l’uomo a ordinare, significa che tende alla passività, non ama prendere iniziative in generale ma anche nella sfera intima.

L’importante è che durante la cena si ‘gusti’ l’atmosfera, il piacere di condividere cibo e la compagnia del partner, pertanto non è il caso di osservare ogni singolo gesto per scoprire altri lati del carattere… è molto meglio uno sguardo e una bella chiacchierata!

Marco Rossi

Marco Rossi

Specialista in Psichiatria. Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico. Presidente Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale

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