Prelevato il DNA “del mare” per scandagliare la biodiversità marina: risultati sbalorditivi

Dati precisi e completi rivelano la presenza di specie comuni, come le sardine, che sono alla base della catena alimentare, e di specie più grandi e rare, come cetacei, pesci luna e pesci spada. Studio ISPRA e Milano Bicocca condotto sui traghetti di Corsica Sardinia Ferries

Savona-Vado, 16 settembre 2021 – Negli ultimi dieci anni gli ecologi molecolari hanno iniziato ad utilizzare il DNA estratto da campioni ambientali come suolo, acqua marina e dolce e persino aria, chiamato DNA ambientale, eDNA, per identificare gli organismi presenti in una vasta gamma di habitat.

Il sequenziamento di queste minuscole tracce di DNA si è rivelato una tecnica potente per l’identificazione simultanea di diverse specie da un unico campione e soprattutto per rilevare la presenza di specie elusive, che solo raramente possono essere osservate direttamente, oppure per identificare precocemente l’invasione di specie aliene, o per riconoscere la presenza di organismi già nelle prime fasi del loro sviluppo, rivoluzionando così la “lettura” della biodiversità e dando l’opportunità di monitorarla nel tempo.

Ad oggi, il campionamento dell’eDNA marino in aree lontane dalla terraferma dipende dalla disponibilità di navi di ricerca dedicate, che sono limitate ed onerose nella gestione. Questi vincoli logistici limitano l’ambito geografico e la frequenza dei prelievi, impedendo (almeno fino ad oggi) l’espansione delle indagini basate su eDNA su larga scala.

Il Team
Il team di Milano-Bicocca, in collaborazione con ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ha sviluppato un nuovo sistema per un facile campionamento che può essere esteso da traghetti ad altre navi commerciali, come le navi portacontainer, aprendo la possibilità di utilizzare la flotta di navi commerciali globali per aiutare a monitorare la biodiversità marina.

Il nuovo sistema non richiede la predisposizione di apparecchiature complesse sulle navi, ma piuttosto utilizza il sistema di raffreddamento dei motori – a cui viene applicata una derivazione dedicata per la raccolta del campione d’acqua marina, che può così essere eseguita da non specialisti.

Poiché le navi commerciali attraversano regolarmente angoli remoti della maggior parte dei mari del mondo, queste potrebbero fornire opportunità quasi illimitate per la raccolta di campioni per contribuire ai programmi di monitoraggio della biodiversità.

I traghetti
Per testare il nuovo sistema, il team ha collaborato con Corsica Sardinia Ferries, sulla rotta Livorno/Golfo Aranci, che attraversa la regione del Mar Ligure-Tirreno del Mediterraneo, tra cui il Santuario Pelagos dei mammiferi marini. Dopo aver prelevato l’acqua in punti precisi della rotta ed aver filtrato i campioni di acqua, il DNA è stato estratto e portato per il sequenziamento presso il centro di genomica dell’Università di Leeds.

I dati risultanti sono stati quindi confrontati con un database globale del DNA per identificare le corrispondenze con le sequenze di riferimento, fornendo una ripartizione della composizione delle specie in ciascuno dei 16 campioni analizzati.

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