Oncologia e sport, accordo di collaborazione tra CRO di Aviano e CONI

Luca Miceli e Giulia Bongiorno

Aviano, 25 luglio 2022 – La diagnosi di un tumore è una di quelle cose che toglie il fiato alle persone e accende gli scenari più cupi, nonostante i passi da gigante fatti dalla scienza negli ultimi anni: da quel momento in poi nulla sarà come prima e nella migliore delle ipotesi dovremo sottoporci per molto tempo a visite di controllo periodiche ed esami di vario genere, sempre con lo spettro della Malattia pronta a rifare capolino nella nostra vita.

Come ci spiega il dott. Luca Miceli, responsabile della Medicina del Dolore dell’IRCCS CRO di Aviano (PN), un aspetto fondamentale del percorso del paziente oncologico è dato dal controllo del dolore e da una efficace riabilitazione dopo le cure, che hanno il compito di riportarlo a fare le cose che faceva prima, non per cancellare un evento importante come una malattia di tale portata, ma per accarezzare una cicatrice del corpo e dell’anima e imparare a conviverci.

Questo il compito del terapista del dolore e del fisioterapista che sono sanitari ma anche a volte qualcosa di simile ad un confidente per i loro pazienti. La struttura di Medicina del Dolore di Aviano da alcuni mesi si occupa anche della parte riabilitativa oncologica, e proprio da questo connubio è nato il progetto di collaborazione in questione.

CRO e CONI, una strana coppia a vederla dal di fuori

In realtà l’attività fisica è un aspetto importante delle cure oncologiche, la Letteratura scientifica è oramai concorde sul fatto che un paziente che alleni il fisico prima, durante e dopo le cure tollera meglio i trattamenti, ha maggiore probabilità di guarigione e ritorna prima alle sue attività familiari, lavorative e sociali; fino a qui nulla di nuovo sotto il sole.

Ma come proporre ai pazienti i migliori esercizi terapeutici e riabilitativi e soprattutto come spiegare che sono parte delle cure e non un accessorio? Qui vengono in aiuto le moderne tecnologie di analisi del movimento (sensori inerziali, elettromiografi di superficie, telecamere ad infrarossi…) che, sviluppate proprio nell’ambito dello sport, sono a disposizione anche dei fisioterapisti adeguatamente formati e consentono di costruire dei percorsi riabilitativi personalizzati e di misurarne l’efficacia nel tempo.

Ci stiamo avvicinando allo sport ma non siamo ancora arrivati al CONI però…

Ci arriviamo grazie alla responsabile del laboratorio di riabilitazione mammaria dell’istituto, la dott.ssa Giulia Bongiorno, che rappresenta l’anello di congiunzione tra questi due mondi e l’ispirazione ad intraprendere questa nuova avventura; la dottoressa, infatti, è un’atleta pattinatrice di velocità a rotelle di fama internazionale (già campionessa del mondo della sua disciplina), un’allenatrice del medesimo sport e una eccellente fisioterapista, direi quanto serve per partire!

Nei prossimi mesi grazie a questo accordo gli atleti potranno giovarsi delle metodiche di analisi cinematica del movimento dell’istituto per il miglioramento delle loro prestazioni, e contestualmente contribuiranno a creare una banca dati importante per costruire dei percorsi riabilitativi personalizzati per gli utenti del CRO, in una sinergia che sicuramente ci porterà lontani.

Perché ho voluto così tanto questa nuova avventura?

A mio avviso nell’oncologia servono degli esempi di rinforzo positivo per i pazienti, qualcuno che veramente metta in pratica ciò che propone, qualcuno che gratuitamente offra un sorriso alle persone che cura e, tornado a noi, se dice di fare ginnastica la faccia veramente.

Nei fatti, oltre a offrire un servizio sanitario di eccellenza, grazie anche al contributo degli altri atleti d’élite da domani, la dott.ssa Bongiorno già da oggi, anzi da ieri, prende per mano le nostre signore e indica loro un futuro alternativo a quello che spesso temono, e io penso che solo un’atleta con la A maiuscola come lei, che sicuramente non si è fatta alcuno sconto nel suo percorso sportivo e professionale, possa essere credibile nel proporre una strada fatta, prima che di ricompense, di fatica. Sì, se doveva capitare questa cosa e il mondo dello sport doveva abbracciare quello sanitario, doveva succedere proprio hic et nunc.

Dott. Luca Miceli
Responsabile Medicina del Dolore Clinica e Sperimentale
IRCCS CRO di Aviano (PN)

Dott.ssa Giulia Bongiorno
Fisioterapista
IRCCS CRO di Aviano (PN)
Friuli Riabilitazione (Roveredo in Piano-PN)

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