Nasce CEMAR, una ‘torre di controllo’ per i pazienti con malattie respiratorie croniche

Inaugurato al Policlinico Gemelli un Centro per le Malattie Respiratorie con uno spazio dedicato alla telemedicina

Roma, 20 ottobre 2022 – Si chiama CEMAR, Centro Malattie Apparato Respiratorio ed è la nuova struttura di cui da oggi dispone la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Il nuovo Centro è stato inaugurato martedì 18 ottobre, alla presenza del Direttore Generale della Fondazione Gemelli, prof. Marco Elefanti. ACEA ha fortemente sostenuto, insieme ad altri donatori, la realizzazione del CEMAR, in particolare per l’acquisto delle innovative tecnologie per la teleassistenza di cui è dotato.

“La nascita di CEMAR è un passo necessario – commenta il prof. Luca Richeldi, direttore della UOC di Pneumologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università Cattolica, campus di Roma – perché la nostra pneumologia nel corso degli anni si è attrezzata per coprire tutte le aree della medicina respiratoria: dalla terapia subintensiva (che tanto ha fatto durante la pandemia sotto la guida del prof. Giuseppe Corbo), alla pneumologia interventistica guidata dal prof. Rocco Trisolini, fondamentale nella diagnostica e nella terapia soprattutto di malattie polmonari neoplastiche e degenerative; dalle malattie respiratorie del sonno, coordinate dal prof. Flaminio Mormile, all’asma grave, sotto la guida del prof. Matteo Bonini, alle fibrosi polmonari, coordinate dal dott. Francesco Varone. Abbiamo insomma acquisito la ‘massa critica’ per passare da una semplice struttura ambulatoriale a un centro super attrezzato”.

Prof. Luca Richeldi

E dal 18 ottobre, dunque, l’offerta assistenziale di Fondazione Policlinico Gemelli per i pazienti con malattie respiratorie si amplia ed entra nella medicina del futuro, anche grazie al potenziamento della teleassistenza respiratoria.

Dopo la benedizione del CEMAR, impartita da S.E. Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale Università Cattolica, si è proceduto al taglio del nastro del nuovo centro. All’inaugurazione accanto al DG Elefanti e al prof. Richeldi, erano presenti il prof. Rocco Bellantone, Direttore del Governo Clinico di Fondazione Policlinico Gemelli e Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia, Università Cattolica del Sacro Cuore, il prof. Antonio Gasbarrini, Ordinario di Medicina Interna all’Università Cattolica e Direttore del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche di Fondazione Policlinico Gemelli.

Una ‘torre di controllo’ per i pazienti con malattie respiratorie croniche

“L’esperienza del Covid – ricorda il prof. Richeldi – ci ha indicato come le cure domiciliari e territoriali rappresentino un elemento cruciale, ma ancora troppo debole del nostro Servizio Sanitario Nazionale e come le nuove tecnologie possano consentire una presa in carico sicura ed efficace. Nel nostro caso, dopo l’esperienza con i pazienti affetti da Covid-19, peraltro ancora in corso, ci occuperemo dei pazienti con patologie croniche respiratorie, come l’enfisema, l’asma, la bronchite cronica, le fibrosi polmonari, le bronchiectasie”.

Il ‘cuore’ del CEMAR è infatti dedicato allo STAR (Servizio di Teleassistenza Respiratoria). “Un ulteriore supporto per i nostri pazienti – commenta il prof. Richeldi – che spesso risiedono fuori Regione. Con la teleassistenza possiamo spesso evitare lo stress e le spese che caratterizzano il pendolarismo sanitario, continuando allo stesso tempo a seguirli in maniera sicura, forti anche dell’esperienza maturata con il Covid”.

“Il nostro concetto di teleassistenza – prosegue il prof. Richeldi – può essere descritto utilizzando la metafora della torre di controllo di un aeroporto. Molti aerei seguono una rotta predefinita e necessitano solo di essere monitorati; altri invece, magari incontrando una turbolenza, necessitano di un cambio di rotta (cioè ad esempio di terapia); altri ancora possono necessitare di un atterraggio di emergenza (ovvero un tempestivo ricovero). Il nostro sistema prevede allarmi, soprattutto relativi ai livelli di saturazione dell’ossigeno, che indicano in tempo reale la necessità di un intervento medico. Già dall’epoca dell’emergenza Covid, una parte del nostro personale è stato dedicato alla teleassistenza; dunque abbiamo già uno staff addestrato e dedicato, che comincerà a lavorare, oltre che per i futuri pazienti Covid, anche per tutti gli altri pazienti pneumologici. Il nostro modello sarà questo e si rivolgerà sia ai pazienti che già seguiamo che a quelli che verranno. Un sentito ringraziamento ad ACEA e a tutti i donatori che hanno creduto in questo progetto”.

Un altro aspetto forte che caratterizzerà il nuovo centro è la diagnosi precoce e lo screening delle malattie respiratorie. “Esistono già programmi di screening per il cancro del polmone nei forti fumatori – ricorda il prof. Richeldi – ma ci sono anche programmi di screening per altre patologie respiratorie, ad esempio per i parenti di pazienti con fibrosi polmonare e, accanto a questi, screening per la diagnosi precoce dell’asma in particolare nelle famiglie con incidenza aumentata di questa patologia. Esistono, inoltre, dei tratti genetici che possono far presumere un rischio aumentato di una determinata patologia; quindi, offriremo anche test genetici, ad esempio per le forme gravi di asma e di fibrosi”.

I controlli offerti presso il CEMAR si avvarranno naturalmente anche delle tecnologie tradizionali come la spirometria, la diffusione del monossido di carbonio, il test del cammino, l’ossido nitrico esalato. “Una parte di queste tecnologie – afferma Richeldi – sono ormai trasferite sul livello della teleassistenza perché i saturimetri sono collegabili con i cellulari per la trasmissione dei dati, gli spirometri possono essere utilizzati a domicilio per poi trasmettere i dati al centro e i fonendoscopi digitali consentono ai medici di auscultare a distanza il torace del paziente”.

“Tutto questo – conclude il prof. Richeldi – ci consentirà di prendere in carico un numero maggiore di pazienti. Con le risorse attuali, riusciremo così a seguire in teleassistenza un pool di almeno 500 pazienti”.

Al finanziamento del nuovo Centro cha potenzia l’UOC di Pneumologia del Gemelli hanno partecipato anche tanti privati cittadini, fondazioni e aziende del territorio tra cui la Fondazione Carla Fendi, la Fondazione Cattolica Verona, la Fondazione Memmo, il gruppo Ferretti, Finleonardo, Kish Group, Autostar Flaminia e Auto Royal Company.

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...