La Pasqua non ferma i trapianti al Sant’Orsola: 13 in tre giorni, di cui 3 da cuore fermo

Bologna, 18 aprile 2022 – 11 persone possono guardare al futuro grazie alla grande generosità di donatori e delle loro famiglie che hanno consentito ai chirurghi del Sant’Orsola di trapiantare 13 organi in tre giorni. Complessivamente sono state trapiantate 6 persone di fegato, 4 di rene, per due è stato necessario il doppio trapianto e una di polmoni.

Dal 12 al 15 aprile la macchina dei trapianti del Sant’Orsola non h avuto un momento di tregua. Una macchina che in tre giorni si è attivata 11 volte per 3 donne e 8 uomini con età dai 29 ai 71 anni. Provenienti da tutta Italia.

Prof. Matteo Cescon

Ad oggi sono stati eseguiti 27 trapianti di rene, di cui 10 da vivente, 35 di fegato e 3 di Polmone, un andamento già superiore a quello del 2021 che è stato un anno record per i trapianti nonostante l’emergenza Covid. Di particolare rilievo il fatto che tre organi siano pervenuti da donatori a cuore fermo, due dei quali prelevati direttamente al Sant’Orsola.

Prof. Matteo Ravaioli

Quella del trapianto da donatore a cuore fermo è una tecnica che consente l’utilizzo di organi di un maggiore numero di potenziali donatori ma che richiede una macchina organizzativa estremamente presente e con competenze specifiche di alto livello per garantire la qualità dell’organo prelevato. Una macchina che coinvolge in maniera particolare anestesisti, perfusionisti dell’ecmo team diretto da Antonio Siniscalchi, chirurghi vascolari, radiologi e anatomo patologi, il tutto con la regia del coordinamento donazioni d’organo del Sant’Orsola

Prof. Piergiorgio Solli

I chirurghi che hanno eseguito i trapianti di fegato e di rene sono stati il prof. Matteo Ravaioli e il prof. Matteo Cescon, insieme alla loro equipe di giovani chirurghi che si sono alternati tra prelievi e i trapianti. Il trapianto di polmone è stato eseguito da Piergiorgio Solli. Grande anche il lavoro di tutti gli infermieri nei reparti e sala operatoria. Tutto questo durante un periodo in cui il Covid ancora grava sul lavoro e l’organizzazione imponendo procedure molto rigide ma indispensabili per garantire la sicurezza dei pazienti.

I pazienti sono seguiti dalla Nefrologia diretta dal prof. Gaetano La Manna e dalla Medicina Interna per il trattamento delle gravi insufficienze d’organo diretta da Cristina Morelli.

La macchina

Quando il Centro Riferimento Trapianti, (Che coordina a livello regionale, in costante contatto con il Centro Nazionale Trapianti, tutta l’attività di segnalazione e reperimento degli organi), segnala la disponibilità di un organo la complessa macchina dei trapianti si mette in moto. Squadre composte da 3 chirurghi si muovono per andare a verificare che l’organo segnalato abbia le caratteristiche adatte ad essere impiantato sui riceventi. I pazienti in attesa vengono allertati e da qualunque parte di Italia provengano nel giro di poche ore arrivano in sala operatoria grazie alla collaborane di Centro Nazionale Trapianti, 118, Protezione Civile, Forze Armate.

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