Inaugurata la nuova Ortopedia al Policlinico di Sant’Orsola

Bologna, 3 febbraio 2023 – L’Ortopedia del Sant’Orsola torna negli spazi del Policlinico all’interno dell’ala B del padiglione 5, completamente riqualificata. Sono stati inaugurati questa mattina i primi 38 posti letto di un progetto complessivo per un totale di 150 posti letto. Conclusa la prima tappa dell’attuazione di un progetto di riqualificazione dell’ala A e B del padiglione 5: si tratta dell’adeguamento funzionale, normativo e strutturale con la finalità di realizzare aree di degenza e aree di supporto.

Complessivamente per questo progetto è stato stanziato un investimento di 16,3 milioni di euro (6,5 milioni già spesi), con risorse finanziate dalla Regione Emilia-Romagna (15,5 milioni) e dall’azienda stessa. L’intervento coinvolge 5.500 m2 del padiglione comprendente zona atrio di ingresso e accoglienza.

Al taglio del nastro hanno partecipato Massimiliano De Paolis, Direttore Ortopedia e Traumatologia IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la Salute Regione Emilia-Romagna, Chiara Gibertoni, Direttore Generale IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, Matteo Lepore, Sindaco di Bologna, Cinzia Mazzini, Coordinatrice Ortopedia e Traumatologia IRCCS Policlinico di Sant’Orsola e Giovanni Molari, Magnifico Rettore Università di Bologna.

Il futuro del Policlinico di Sant’Orsola

Dott. Massimiliano De Paolis

La riqualificazione delle ali A e B del Policlinico di Sant’Orsola fa parte di un progetto annunciato alla fine del 2021 per cui sono stati stanziati oltre 280 milioni di investimenti complessivi comprese attrezzature. La premessa era chiara e la strada intrapresa è coerente con questo obiettivo: uscire dalla pandemia immaginando il futuro migliore per l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola.

Guidano il progetto alcuni valori chiave: garantire sempre di più cure e terapie all’avanguardia, mettere al centro la sostenibilità e puntare sull’innovazione. Questo si declina concretamente nella realizzazione di sei padiglioni completamente nuovi, la riqualificazione di otto padiglioni esistenti, un piano per la viabilità sotterranea delle merci e il ripensamento del polo nel suo complesso come “ospedale nel parco” all’interno della città di Bologna.

L’Ortopedia dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola

L’unità operativa, solo nel 2022, ha effettuato oltre 1400 interventi chirurgici in diversi ambiti, tra questi: chirurgia delle infezioni e oncologia muscolo-scheletrica, traumatologia, chirurgia protesica mini-invasiva e chirurgia di revisione protesica, avvalendosi anche di protesi “custom-made”. Queste ultime sono protesi personalizzate, pianificate e costruite “su misura” per pazienti che non potrebbero essere trattati con i metodi tradizionali.

Alcune attività del reparto prevedono un approccio multidisciplinare come chirurgia plastica e malattie infettive, oncologia, onco-ematologia pediatrica e radioterapia. La medicina moderna caratterizzata da una iper-specializzazione, per la gestione dei casi più complessi richiede la presenza di competenze distintive che la comunità del Sant’Orsola possiede unica nel panorama regionale.

La collocazione del reparto all’interno di un Policlinico multi-specialistico come l’IRCCS permette di offrire anche ai pazienti ortopedici questo approccio trasversale insieme a professionisti dello IOR. In particolare, per il trattamento delle patologie neoplastiche e non neoplastiche del bacino è stata promossa una collaborazione tra Sant’Orsola e IOR nell’ambito del “Progetto PelvEx”, con l’importante contributo della compagine chirurgica dell’Università.

Tale progetto prevede per interventi chirurgici di altissima complessità sulla pelvi la partecipazione contemporanea sul tavolo operatorie di chirurghi ortopedici, chirurghi generali, urologi, ginecologi, chirurghi vascolari e plastici. Numerose sono le collaborazioni nell’attività clinica e scientifica con altre unità operative dell’IRCCS e con le unità operative di Ortopedia dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, delle Università di Pisa, Firenze e Torino.

Importante è l’impegno anche in ambito di ricerca: pubblicati 40 articoli solo tra il 2021 e il 2022 su riviste indicizzate PubMed. In questo campo sono attive collaborazioni con il Royal Orthopedic Hospital (Birmingham UK), l’università di Graz (Austria) e l’università di Okayama (Giappone). L’unità operativa è, inoltre, centro promotore e coordinatore di due studi clinici nell’ambito della Società Europea di Oncologia Muscoloscheletrica (EMSOS).

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