Cambiamenti climatici e conseguenze sull’economia mondiale. Gli esperti chiedono politiche pubbliche efficaci

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Pisa, 9 settembre 2019 – Trasformare il cambiamento climatico da costo in opportunità per rilanciare la crescita della produttività e del PIL nel nostro paese e raggiungere una crescita sostenibile.
È questo il messaggio lanciato oggi da esperti e responsabili politici riuniti alla scuola Sant’Anna di Pisa per discutere su una delle maggiori sfide del XXI secolo, quella legata ai cambiamenti climatici ed alle conseguenze sull’economia mondiale.

“Le stime ci dicono che un investimento pubblico inferiore al 2% del PIL annuo verso una crescita sostenibile permetterebbe di sviluppare nuove tecnologie, creare nuovi posti di lavoro, nuove imprese e portare di l’Italia sulla frontiera tecnologica di nuovi settori di investimento – dice Andrea Roventini (economista della Scuola Superiore Sant’Anna e coordinatore del progetto GROWINPRO) – un circuito virtuoso che porterebbe ad una economia a zero emissioni”.

“Non c’è dubbio che sia tecnicamente possibile realizzare un’economia a zero emissioni di carbonio e che se il mondo lo facesse entro il 2050, il costo in termini di crescita economica e consumi sarebbe minimo – sottolinea Lord Adain Turner, presidente della Energy Transitions Commission durante il suo intervento – ma raggiungere questo obiettivo richiederà un grande reindirizzamento degli investimenti dai combustibili fossili a fonti di energia rinnovabile e non avverrà senza politiche pubbliche efficaci, tra cui l’introduzione di tasse sul carbonio, la regolamentazione e il sostegno allo sviluppo tecnologico”.

“Se non ridurremo le emissioni di gas serra avremo eventi climatici sempre più intensi e frequenti – sottolinea Roberto Buizza (docente di fisica della Scuola Superiore Sant’Anna e coordinatore del 3CSA) – Dobbiamo seguire l’esempio dei paesi più virtuosi, tra cui UK, che hanno deciso di ridurre le emissioni ed arrivare a zero emissioni nette entro il 2050; l’Italia è uno dei paesi più esposti ai cambiamenti climatici come dimostra la scorsa estate, la seconda più calda degli ultimi 40 anni, che ha visto episodi di clima estremo come la grandinata di Pescara”.

L’appuntamento, organizzato nell’ambito delle attività di “public engagement” del progetto UE H2020 GROWINPRO, con il supporto del Dipartimento di Eccellenza EMbeDS e del 3CSA, il Centro per gli studi sui cambiamenti climatici e le azioni sostenibili costituito nell’ambito della federazione tra Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore e Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia, ha visto la partecipazione di Lord Adair Turner, presidente della Energy Transitions Commission, Senior Fellow presso l’Institute for New Economic Thinking (INET) ed ex presidente del Climate Change Committee della House of Lords, Presidenza del Consiglio dei Ministri); Nicoletta Batini (economista, FMI); Giovanni Dosi e Andrea Roventini (docenti di economia al Sant’Anna e coordinatori del progetto GROWINPRO); Roberto Buizza (docente di fisica all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna e coordinatore del 3CSA). Ad aprire i lavori la rettrice Della Scuola Superiore Sant’Anna Sabina Nuti.

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