Bando Vera Srebot, opportunità per giovani cardiologi

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Promosso dalla Fondazione intitolata alla giovane dottoressa, scomparsa troppo presto, dalla Fondazione Toscana Gabriele Monasterio e dalla Fondazione For.Med; domande entro mercoledì 30 novembre; Michele Emdin, docente al Sant’Anna: “Riconoscimento per chi sa unire capacità di fare ricerca a rispetto e attenzione per il prossimo”

Pisa, 10 novembre 2016 – È stato pubblicato il bando per concorrere all’assegnazione del premio “Vera Srebot” per giovani medici interessati a presentare un progetto di ricerca in ambito sperimentale o clinico nel settore della cardiologia, indetto in memoria di una giovane e brillante specialista cardiologa prematuramente scomparsa nel 2014, promosso dalla Fondazione Vera nel cuore onlus, dalla Fondazione Toscana Gabriele Monasterio e dalla Fondazione per la ricerca medica For.Mem. In commissione e tra i promotori due docenti in Malattie dell’apparato cardiovascolare all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna, Michele Emdin e Claudio Passino.

La nuova edizione del premio “Vera Srebot” ha ricevuto il patrocinio della sezione Toscana e Umbria della Società Italiana di Cardiologia. Il candidato o la candidata deve essere in possesso di laurea in Medicina e Chirurgia, specialista entro tre anni dal termine della specialità oppure specializzando all’ultimo anno in Cardiologia o Malattie dell’apparato cardiovascolare, di età non superiore a 35 anni alla data di pubblicazione del bando, disponibile sul sito della Fondazione Monasterio http://ftgm.it/index.php/concorsi-e-gare/bandi-convocazioni-graduatorie con scadenza della presentazione della domanda per mercoledì 30 novembre 2016.

Chi si candida per la concorrere al premio “Vera Srebot” dovrà dimostrare di possedere la capacità di elaborare in maniera autonoma la proposta di un progetto di ricerca, sperimentale o clinica. Ogni candidato, inoltre, dovrà presentare la sua storia personale e il curriculum degli studi, precisando i motivi della scelta professionale, come medico e cardiologo, accennando ai suoi interessi in ambito culturale e sociale.

Il bando va alla ricerca di persone come Vera Srebot, che lei stessa avrebbe potuto scegliere per amico o amica, come compagno o compagna di lavoro. Curiosità, intelligenza, voglia di costruire – ricordano i promotori – devono farsi avanti, con un programma di studio e ricerca originale e fattibile, con una presentazione della propria storia e delle proprie aspettative di vita professionale e non. Entrambi gli aspetti saranno valutati da medici e cardiologi esperti e legati a Vera da amore, affetto e stima.

“Amicizia, impegno, cura, amore, rigore, speranza, tenacia, dolcezza, alcuni tra i colori dell’anima di Vera Srebot – ricorda Michele Emdin, docente di malattie dell’apparato cardiovascolare all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna – che ha illuminato chiunque le sia stato vicino. Negli affetti familiari, nell’amore dello studio, dello sport, della vita, nell’impegno nei confronti degli altri, nella voglia di conoscere e di apprendere, come nel modo con cui ha affrontato la malattia, con coraggio ed intelligenza, Vera è stata una persona speciale”.

“Un premio in nome di Vera – aggiungono i suoi genitori – non può essere soltanto il giusto riconoscimento per un progetto scientifico ma anche il premio per un medico che unisce in maniera equilibrata e con intelligenza la passione per la conoscenza al sostegno per il prossimo, al rispetto, all’onestà senza la quale ogni professione rischia di essere sterile e fine a se stessa e addirittura pericolosa. Vera – concludono i genitori – la ricordiamo così ed anche per l’entusiasmo ed il sacrificio dal quale scaturiva tutta la sua gioia di vivere e condividere le sue esperienze non solo lavorative ma anche culturali e sportive”.

fonte: ufficio stampa

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