Allarme paroxetina somministrata a bambini e ragazzi. L’europarlamentare Pedicini scrive un’altra lettera al ministro Lorenzin

I 68 report di studi clinici per la fluoxetina, la paroxetina, la sertalina e la venlafaxina presi in esame, che hanno coinvolto 18 mila 526 pazienti, hanno evidenziato che il rischio di suicidio e di comportamenti aggressivi nei bambini è molto più alto rispetto a quanto sostenuto fino ad oggi

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Piernicola Pedicini – Europarlamentare M5S

Bruxelles, 2 giugno 2016 – Il capo delegazione del M5S Europa e coordinatore del gruppo EFDD-M5S nella Commissione ambiente e sanità del Parlamento europeo, Piernicola Pedicini, ha inviato una seconda lettera al ministro della Salute Lorenzin per sollecitare nuovamente l’attenzione del Ministero rispetto alle conseguenze provocate dagli antidepressivi a base di paroxetina somministrati a bambini e ragazzi.

In particolare, il portavoce del M5S ha chiesto alla Lorenzin di far sapere quali siano stati i risultati e le conclusioni raggiunte dal tavolo tecnico di monitoraggio sull’uso degli psicofarmaci contenenti paroxetina, attivato presso il Ministero a seguito delle numerose segnalazioni.

Nella prima lettera, inviata alla Lorenzin a novembre 2015, Pedicini aveva segnalato la pericolosità della somministrazione degli psicofarmaci a base di paroxetina, in quanto vari e autorevoli studi internazionali, avevano denunciato un aumento clinico di comportamenti violenti, incluse tendenze suicide ed altri seri eventi avversi, da parte dei bambini e degli adolescenti sottoposti alle cure con tale sostanza.

Inoltre, facendo riferimento a quanto già evidenziato nella precedente missiva, il capodelegazione del M5S Europa, ha ora riproposto alla Lorenzin la necessità che il Ministero si attivi su tre specifici aspetti:

  1. la predisposizione di controlli sui titolari delle autorizzazioni per la commercializzazione di farmaci a base di paroxetina, delle quali, alla luce di quanto sopra esposto, sarebbero venuti meno i presupposti;
  2. la comunicazione di tutti i dati relativi alla spesa sanitaria sostenuta dallo Stato italiano negli ultimi 5 anni per il rimborso di farmaci a base di paroxetina;
  3. la presa in carico di questo delicato problema, con un’immediata e incisiva iniziativa da parte dell’Agenzia italiana del farmaco, volta a informare i medici italiani circa l’inopportunità di prescrivere anche solo ‘off-label’ il principio attivo in questione, sia nelle formulazioni a marchio che in quelle generiche.

Oltre a ciò, Pedicini ha sottolineato, nella nuova lettera al Ministro della Salute, che l’aumento clinico delle conseguenze avverse sui minori che utilizzano antidepressivi a base di paroxetina, è stato certificato, oltre che da uno studio pubblicato sul British Medical Journal, anche da un’altra e più recente ricerca scientifica prodotta questa volta dal Nordic Cochrane Centre di Copenaghen. Il team di ricercatori danesi ha analizzato diversi studi clinici e trials delle Agenzie regolatorie dei farmaci europee e britanniche al fine di ottenere maggiori informazioni circa le evidenze di casi di morte e di violenza associati agli antidepressivi.

I 68 report di studi clinici per la fluoxetina, la paroxetina, la sertalina e la venlafaxina presi in esame, e che hanno coinvolto 18 mila 526 pazienti, hanno evidenziato che il rischio di suicidio e di comportamenti aggressivi nei bambini è molto più alto rispetto a quanto sostenuto fino ad oggi.

Infine, un’altra questione, messa in luce dal portavoce europeo del M5S, riguarda gli aspetti commerciali della casa farmaceutica GlaxoSmithKline (GSK). Rispetto a questo, l’Autority britannica per la concorrenza e il mercato (Cma) lo scorso 12 febbraio ha comminato una multa di 45 milioni di sterline ad una serie di case farmaceutiche, tra cui la GSK, per aver infranto le leggi sulla concorrenza in merito agli accordi di fornitura della paroxetina.

Quest’ultimo fatto, ha spiegato Pedicini, si aggiunge alle molteplici preoccupazioni, avvalorate da una parte della comunità scientifica, sulla reale efficacia di queste sostanze, commercializzate principalmente per perseguire logiche del profitto a discapito invece della salute del paziente.

Per tutte queste ragioni, il capo delegazione del M5S Europa ritiene che sia urgente e necessario che il ministro Lorenzin si occupi con determinazione dell’intera problematica.

fonte: ufficio stampa

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