Ricerca scientifica, il Laboratorio europeo di biologia molecolare e il Cnr firmano memorandum d’intesa

Roma, 29 gennaio 2021 – L’accordo tra Laboratorio europeo di biologia molecolare e Consiglio nazionale delle ricerche è stato annunciato durante un workshop online in cui i rappresentanti scientifici delle due istituzioni hanno presentato i loro progetti di ricerca e discusso argomenti di comune interesse che potranno essere sviluppati congiuntamente in futuro, in particolare nel contesto del prossimo programma di ricerca dell’EMBL.

“L’Italia ospita una delle sedi dell’EMBL, oltre ad esserne stato uno dei Paesi fondatori; credo quindi che sarà un Paese chiave nello sviluppo del nostro nuovo programma di ricerca – ha dichiarato la Direttrice Generale dell’EMBL Edith Heard – In quest’ottica, il memorandum d’intesa con il Cnr consentirà di arricchire lo sviluppo delle nostre comunità di ricerca nelle scienze della vita e la loro integrazione nel panorama scientifico europeo e mondiale, aprendo così la strada ad una nuova era di scoperte, consapevolezza e soluzioni a beneficio delle nostre società”.

“Con la firma del MoU, il Cnr vuole rafforzare la collaborazione attiva già da anni tra la comunità scientifica italiana e l’EMBL – afferma il Presidente del Cnr Massimo Inguscio – Mai come in questo momento è importante ricordare l’importanza della ricerca scientifica multidisciplinare e il valore delle nuove scoperte per lo sviluppo di risposte efficaci a crisi sanitarie come la pandemia che stiamo vivendo. Essenziale per questo sono la collaborazione internazionale e l’appartenenza a una comunità scientifica allargata e interdisciplinare come l’EMBL. Il nuovo programma dell’EMBL Molecules to Ecosystems, recentemente approvato dal Consiglio dei delegati per il 2022-2026, espande l’originale focus sulla biologia molecolare ai vari aspetti delle scienze della vita, incluse nuove tecnologie che permettono studi sempre più competitivi e di frontiera. Nonostante le molte collaborazioni già esistenti tra il Cnr e l’EMBL, questo programma permetterà di allargare la cooperazione a vari aspetti delle scienze biomediche, agroalimentari e dell’ambiente”.

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