Sabato 22 settembre, nella sede di San Paolo Fuori le Mura, endocrinologi a disposizione per visite di controllo gratuite. I consigli degli esperti
Roma, 20 settembre 2018 – La crescita regolare di un bambino è il principale indicatore della sua buona salute. Per questo motivo l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù aderisce alla campagna di sensibilizzazione “La crescita dei bambini” lanciata da A.Fa.D.O.C. (Associazione Famiglie di Soggetti con deficit dell’ormone della crescita e altre patologie) nella settimana dal 17 al 22 settembre presso i maggiori centri di endocrinologia pediatrica italiani.
Sabato 22 settembre, dalle 9.00 alle 17.00, la sede di San Paolo Fuori le Mura (Roma) del Bambino Gesù ospita un Open Day dedicato ai genitori che desiderino controllare il regolare livello di crescita dei propri bambini. Le visite gratuite, senza necessità di prenotazione, saranno effettuate da 8 endocrinologi che valuteranno i parametri di peso, altezza e sviluppo puberale dei piccoli.
“Se si hanno dei dubbi sul fatto che i propri figli stiano crescendo poco o troppo lentamente – consiglia il prof. Marco Cappa, responsabile di Endocrinologia del Bambino Gesù – è bene non aspettare ed effettuare dei controlli. Dietro una crescita non regolare potrebbero nascondersi problemi rilevanti fra i quali potrebbe esserci anche il deficit dell’ormone della crescita”.
Questa carenza può dare luogo a patologie croniche rare come Deficit di GH (legato al mancato funzionamento dell’ormone della crescita, in inglese GH, responsabile del controllo della crescita di ossa, muscoli ed organi), Sindrome di Turner (si ha con l’assenza totale o parziale del secondo cromosoma X nel patrimonio genetico femminile), Panipopituitarismo (una condizione patologica determinata dalla carente secrezione di ormoni dell’ipofisi che crea una riduzione della normale funzionalità delle ghiandole endocrine periferiche), SGA (nato piccolo per età gestazionale).
Soffre di Deficit di GH circa 1 soggetto su 3.500-4.000, mentre l’incidenza della sindrome di Turner è 1 su 2.000-2.500 femmine nate vive; panipopituitarismo e SGA hanno un’incidenza ancora più bassa.
“La rarità di queste patologie – aggiunge Marco Cappa – è a volte motivo di diagnosi tardive o errate e spesso causa di disagio psicologico. Per questo, mentre sono necessarie maggiore conoscenza e assistenza nei confronti delle famiglie, è indispensabile non trascurare i campanelli di allarme”.