Fibrillazione atriale, innovativa tecnologia riduce al minimo raggi x e mezzo di contrasto durante l’intervento

Prestigioso riconoscimento al cardiologo Filippo Maria Cauti e all’Unità di Aritmologia dell’Ospedale Fatebenefratelli-Isola Tiberina per lo studio clinico di recente pubblicazione sulla rivista internazionale “Pacing and Clinical Electrophysiology”

Roma, 1 dicembre 2020 – È il primo lavoro di ricerca che raccoglie i dati clinici per la validazione scientifica di un innovativo sistema di navigazione, associato all’ablazione a ‘freddo’ (crioablazione) della fibrillazione atriale – la più diffusa delle aritmie cardiache – che consente di ridurre al minimo l’utilizzo di raggi x e del mezzo di contrasto durante l’intervento.

Così si è aggiudicato il Premio nazionale “Andrea Puglisi”, il cardiologo Filippo Maria Cauti, capofila della ricerca condotta dall’Unità di Aritmologia del Fatebenefratelli-Isola Tiberina (Roma) con la Clinica Montevergine di Mercogliano (Avellino), pubblicato di recente dalla rivista internazionale “Pacing and Clinical Electrophysiology”.

Il riconoscimento è stato assegnato nei giorni scorsi dal direttivo italiano dell’AIAC (Associazione Italiana Aritmologia e Cardiostimolazione) che ha scelto questo lavoro come migliore presentazione, tra gli aritmologi under 40, nel campo delle nuove tecnologie.

L’intervento di crioablazione utilizza l’effetto termico del freddo per ‘deconnettere’ elettricamente le vene polmonari da cui partono le correnti elettriche “indesiderate” che causano l’aritmia. I risultati dello studio dimostrano che questa nuova tecnologia (Occlusion tool – Kodex-Epd system di Philips), è in grado di abbattere l’utilizzo del contrasto (lesivo per i reni) e dei raggi x (rischio radiologico per pazienti ed operatori) mantenendo una eccellente accuratezza terapeutica della procedura ablativa.

“La validazione, ottenuta su circa 105 vene polmonari testate durante l’intervento di crioablazione – riferisce l’aritmologo Filippo Maria Cauti – ci ha permesso di concludere che il nuovo sistema di navigazione, ed in particolare il nuovo software annesso, sono in grado di valutare il  livello di occlusione della vena con elevata sensibilità e specificità”.

L’importante risultato si inserisce  nel percorso di continuo miglioramento in termini di tecnologie e di conoscenze medico-scientifiche dell’Unità di Aritmologia del Fatebenefratelli-Isola Tiberina, al fine di offrire ai pazienti la migliore qualità possibile degli interventi eseguiti, coltivando l’ambizione di rappresentare uno dei punti di riferimento regionali per il trattamento delle aritmie del cuore.

Solo lo scorso anno, il Centro Aritmie dell’Ospedale ha conseguito il prestigioso premio Forum PA Sanità 2019 per la campagna di prevenzione dell’ictus da fibrillazione atriale promossa dal Nosocomio mettendo gratuitamente a disposizione di 4.500 pazienti in soli due giorni l’esame rapido del battito con dispositivo Applewatch e gestendo in via telematica i referti.

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