Speciale Scuola. Tra prima volta e ritorni, quasi 8.000.000 di alunni sui banchi di scuola

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I consigli degli esperti del Bambino Gesù, dalle allergie alimentari ai disturbi dell’apprendimento passando per l’inserimento. Focus sul rapporto genitori/insegnanti

bambini-a-scuola31 agosto 2015 – Con l’avvio del nuovo anno scolastico – si parte il 7 settembre in Trentino Alto Adige, il 15 nel Lazio e il 16 in Puglia e Veneto – saranno quasi 8.000.000, oltre 700.000 nel solo Lazio (fonte MIUR), i bambini e i ragazzi che siederanno nei banchi di scuola. Un piccolo esercito di alunni accompagnati da timori, speranze, curiosità e altrettante apprensioni da parte dei genitori.

Per aiutare le famiglie, ma anche gli insegnanti – precari e di ruolo – ad affrontare con serenità il nuovo anno, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha messo a punto uno speciale con le indicazioni degli specialisti:

  • “No, cara signora, se vuole l’adrenalina gliela fa lei”, allergie alimentari e mense scolastiche. Un problema che coinvolge tra l’1 e il 3% degli alunni.
  • “Pronti, partenza, via!”, dall’inserimento scolastico ai problemi di distacco passando per i compiti a casa. Tutti i consigli sul come affrontare in modo sereno dubbi, problemi e angosce legate alla scuola.
  • “La cultura (non) fa male alla schiena”, zaini pesanti e postura tra realtà e falsi miti (la postura sbagliata non porta alla scoliosi).
  • I disturbi specifici dell’apprendimento (dalla dislessia alla discalculia) che riguardano il 2-3% ella popolazione scolastica.
  • I disturbi aspecifici dell’apprendimento, dall’epilessia alla sindrome di Williams.
  • Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), uno dei più comuni disordini dell’età evolutiva che colpisce circa il 3% della popolazione (con una maggiore incidenza nei maschi).

Particolare attenzione è stata riservata al cambiamento intercorso negli ultimi anni nel rapporto genitori-insegnanti e su come questo abbia influenzato l’atteggiamento dei figli nei confronti dell’istituzione scolastica. “Viviamo in una società nella quale, spesso per necessità, entrambi i genitori sono impegnati per buona parte della giornata, e quindi hanno minore possibilità di seguire i figli nella scuola – spiega la dott.ssa Luigia Milani, psicologa del Bambino Gesù – Questo comporta, però, un cambiamento profondo. Ci sono sensi di colpa e di inadeguatezza da parte dei genitori, che possono portare, insieme all’ansia per trovarsi a dover gestire una situazione senza averne le competenze, a vedere nell’insegnante più un nemico che un alleato nell’educazione del figlio, e nel figlio una parte di sé vulnerabile e bisognosa di protezione rispetto all’esterno. Tutto ciò ha, però, ripercussioni sul bambino: questo sentirsi “difeso a spada tratta” non ha solo una valenza positiva, in quanto gli fa sentire i genitori come alleati. Se la difesa è eccessiva e incondizionata, essi vengono infatti percepiti come alleati acritici, poco attenti a quello che realmente è, e soprattutto non lo guidano ad accettare i propri limiti e a lavorare per superarli”.

Di seguito, gli articoli di approfondimento:

Speciale Scuola. Pronti, partenza, via!

Speciale Scuola. Allergie alimentari e mense scolastiche: come affrontare il problema

Speciale Scuola. Com’è cambiato (in peggio) il rapporto tra genitori e docenti e l’impatto sui bambini

Speciale Scuola. La cultura fa male alla schiena?

Speciale Scuola. Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Speciale Scuola. Il Disturbo Aspecifico dell’Apprendimento

Speciale Scuola. Disturbo da Deficit di Attenzione ed Iperattività (ADHD)

fonte: ufficio stampa

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