Congresso Nazionale di Neurochirurgia. Fratture toraco-lombari: negli uomini maggiore frequenza

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Nelle fratture toraco-lombari le donne sono meno soggette a fratture rispetto al sesso maschile. È quanto emerge dall’intervista rilasciata da Andrea Barbanera, vicepresidente della SINch e direttore della neurochirurgia dell’ospedale di Alessandria

Napoli, 24 giugno 2015 – I traumi sportivi incidono per una buona percentuale nelle fratture toraco-lombari ma rispetto al passato, grazie a una diagnosi precoce ed una terapia medica e chirurgica nel precoce trattamento il paziente riesce a tornare prima in forma e con minor dolore. “Una diagnosi radiologica corretta permette una buona classificazione della frattura e aiuta a dare un’indicazione chirurgica ottimale per il tipo d’intervento corretto da applicare”, spiega lo studioso.

Quando è necessario, tuttavia, il trattamento chirurgico nelle fratture toraco-lombari? “Il trattamento chirurgico delle fratture vertebrali ha due obiettivi – risponde Andrea Barbanera – decomprimere le strutture nervose (ad esempio nelle frattura da “scoppio” o nelle deformità post-traumatiche) e stabilizzare il rachide quando la frattura lo ha reso instabile. Nel passato il paziente doveva rimanere a letto e indossare busti gessati per molti mesi”.

Oltre al trattamento chirurgico, i pazienti con fratture toraco-lombari possono essere trattati anche con tecniche innovative e tra queste il vicepresidente elenca quelle rappresentate dalla chirurgia mininvasiva e/o percutanea e la cifoplastica e/o vertebroplastica con possibilità di rimodellare la vertebrale e riempirla con del cemento anche osteoattivo.

“Classificare in maniera appropriata la frattura e applicare la metodologia chirurgica corretta, che può variare da quella minimamente invasiva a procedure più aggressive, è di fondamentale importanza” ribadisce l’esperto, e sottolinea che “trattare in maniera non ottimale una frattura condanna il paziente ad avere dolore con una importante limitazione della riabilitazione ed alla possibilità di deformità tardive che possono comportare un secondo intervento spesso complicato”.

Ma si fratturano più le donne o gli uomini? “Dai dati statistici in nostro possesso – conclude il Direttore della neurochirurgia dell’ospedale di Alessandria – gli uomini sono più soggetti a fratture toraco-lombari”.

fonte: ufficio stampa

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