Oltre 104 milioni di euro, 615 progetti di ricerca, 190 borse di studio e 5.000 ricercatori per battere il cancro. L’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e la sua Fondazione rendono disponibile online il Bilancio Sociale 2015
Milano, 7 luglio 2016 – 104 milioni e 400 mila euro destinati a circa 5.000 ricercatori impegnati nello sviluppo di 615 progetti di ricerca per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro. 190 borse di studio dedicate al percorso di formazione e crescita di una nuova generazione di giovani scienziati. Ecco in sintesi i numeri del Bilancio Sociale dell’esercizio 2015 dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e della Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro disponibile in piena trasparenza, da lunedì 4 luglio, su bilanciosociale.airc.it.
Un risultato straordinario raggiunto nell’anno del Cinquantesimo di AIRC e reso possibile grazie al supporto di 4 milioni e mezzo di sostenitori, alla fiducia di 800 mila soci e al generoso contributo di 20 mila volontari attivi sul territorio al fianco dei 17 Comitati Regionali dell’Associazione. Un vero e proprio impegno collettivo del nostro Paese, a favore della ricerca e dei ricercatori, per far ‘cambiare traiettoria alla malattia’ così come auspicato anche negli Stati Uniti dal Presidente Barack Obama con il lancio dell’iniziativa “Moonshot” contro il cancro. Campagna che rilancia la cosiddetta “war on cancer” del 1971, voluta dal Presidente Nixon.
Rispetto agli anni ’70 lo scenario del cancro è molto cambiato. Grazie ai progressi della ricerca diversi tumori sono diventati via via più curabili. In Italia, oggi, la sopravvivenza a cinque anni è aumentata notevolmente rispetto a quella dei casi diagnosticati nei quinquenni precedenti sia per gli uomini (57%), sia per le donne (63%). Su questo risultato positivo ha influito il miglioramento della sopravvivenza per alcune delle neoplasie più frequenti: colon-retto (64% per gli uomini e 63% per le donne), seno (87%) e prostata (91%). Dati incoraggianti che non devono però far abbassare la guardia in quanto è forte l’allarme legato ai nuovi casi di cancro: nel solo 2015 si stima che nel nostro Paese siano state colpite 363 mila persone, 194 mila uomini e 169 mila donne. (Fonte: I numeri del cancro in Italia, 2015 a cura di AIRTUM e AIOM).
“La sfida della ricerca deve essere quella di trovare nel più breve tempo possibile le cure efficaci per tutti i tumori resistenti alla terapia – spiega Federico Caligaris Cappio, direttore scientifico AIRC – Dal momento che il cancro non conosce confini, neppure la ricerca li deve conoscere. Per questo AIRC e FIRC devono continuare a investire nella nostra migliore ricerca, sostenendo progetti innovativi e menti giovani, e nello stesso tempo è necessario fare rete e costruire nuove alleanze e collaborazioni continuative con le più importanti charities internazionali impegnate nella lotta contro il cancro”.
Il valore dei progetti di ricerca di AIRC e della sua Fondazione è testimoniato dalle oltre 1.500 pubblicazioni scientifiche ottenute nel 2015 sulle più importanti riviste internazionali. Nel Bilancio Sociale è riportata una selezione di queste ricerche che hanno destato interesse scientifico a livello internazionale. Ad esempio, Angela Gallo, dell’IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, ha pubblicato su Genome Biology i risultati del suo lavoro per la cura del glioblastoma attraverso la riattivazione dell’enzima ADAR2; Sandro Pignata e Francesco Perrone, dell’Istituto Nazionale Tumori – Fondazione Pascale di Napoli, su Lancet Oncology hanno illustrato come sia possibile, grazie al farmaco pazopanib, superare la resistenza alla chemioterapia standard nelle pazienti con tumore dell’ovaio; o ancora Valter Longo, dell’Istituto FIRC di Oncologia Molecolare di Milano, su Cell Metabolism ha reso noti i risultati positivi della sperimentazione della dieta mima-digiuno (DMD) periodica che contrasta l’invecchiamento e riduce il fattore di rischio legato al cancro.
Dai dati economici ai risultati scientifici fino alle testimonianze di chi ha reso possibile raggiungere questi importanti traguardi nella lotta contro il cancro, nel Bilancio Sociale sono presentati anche i volti della ricerca come ad esempio Rosalba che ha superato un tumore al seno: “Ho scoperto di essere ammalata dopo una mammografia. Ho reagito con forza e con la consapevolezza che più si investe sulla ricerca, più si conosce la malattia, meno persone affronteranno domani questo problema”. Accanto a lei, a rappresentare le diverse anime della grande squadra che affianca e sostiene AIRC e la sua Fondazione, le dichiarazioni del volontario Valerio, del ricercatore Roberto, del socio Maurizio e di Silvia, segretaria esecutiva del Comitato Marche, tutti uniti dal comune obiettivo di rendere il cancro sempre più curabile.
fonte: ufficio stampa