Visite senologiche, mammografie ed ecografie. All’Istituto Clinico S.Anna un mese dedicato alla donna

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Lunedì 9 marzo e tutti i martedì del mese di marzo l’Istituto Clinico S.Anna mette a disposizione le proprie strutture per visite senologiche, ecografie e mammografie. L’iniziativa, in occasione della “Giornata della donna”, nasce in collaborazione con l’Associazione Priamo

donneBrescia, 27 febbraio 2015 – Ieri mattina è stato presentato presso l’Istituto Clinico S.Anna di Brescia il “Mese della donna”, progetto dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Presenti alla conferenza stampa il dott. Marco Centenari, Amministratore delegato Gruppo San Donato a Brescia, il dott. Paolo Lazzari, Direttore amministrativo Istituto Clinico S.Anna, il dott. Giorgio Taglietti, Direttore sanitario Istituto Clinico S.Anna, la dott.ssa Veronica Girardi, Responsabile Senologia clinica Istituto Clinico S.Anna, e la dott.ssa Diana Lucchini, Responsabile Servizio di psicologia Istituto Clinico S.Anna.

Nell’arco della vita una donna su otto si ammala di tumore al seno, il più frequente nel sesso femminile e che rappresenta il 29% di tutti quelli che colpiscono le donne. D’altro canto, secondo i dati del Ministero della Salute, dagli anni Ottanta “si rileva una moderata, ma continua tendenza alla diminuzione della mortalità (-1,6% anno) per carcinoma mammario”.

Cure più efficaci e personalizzate, cambiamenti negli stili di vita e soprattutto precocità della diagnosi sono le armi che più hanno contribuito a questo risultato. Tanto che oggi si può parlare, con qualche differenza a seconda delle aree geografiche, di un tasso di sopravvivenza a 5 anni dell’87% nel Nord Italia.

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Dott.ssa Veronica Girardi – Responsabile Senologia clinica Istituto Clinico S.Anna

Ormai tutti gli studi sono concordi nell’affermare che una diagnosi precoce faccia la differenza, sia per l’esito della malattia che per le possibilità terapeutiche clinico-chirurgiche che possono essere messe in campo.

Visite senologiche, ecografie e mammografie dovrebbero, quindi, costituire un appuntamento fisso nella vita delle donne. Così, se dopo i 50 anni l’esecuzione di una mammografia è indicata con cadenza biennale, nella fascia d’età tra i 40 e i 50 dovrebbe essere personalizzata in base a fattori di rischio e storia famigliare. Per le giovani donne ad alto rischio, con un’importante famigliarità, i controlli andrebbero programmati con il consiglio di un esperto. In questi ultimi casi, considerata la scarsa sensibilità della mammografia, è particolarmente indicata l’esecuzione di un’ecografia, esame non invasivo che sempre più sta dimostrando grande efficacia prima dei 40 anni e, comunque, nelle donne con forte densità del tessuto mammario.

“Prevenzione e diagnosi precoce sono gli approcci più efficaci – ha ribadito Marco Centenari, amministratore delegato delle strutture bresciane del Gruppo Ospedaliero San Donato nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto – ecco perché da sempre i nostri istituti ospedalieri sono particolarmente attenti a queste tematiche. In special modo, per quanto riguarda i tumori mammari, presso l’Istituto Clinico S.Anna, da tempo si lavora con un approccio multidisciplinare”.

La “Breast unit” dell’Istituto nata nel giugno 2012 e riconosciuta come membro del “Breast Centres Network”, è formata da una équipe multispecialistica che, segue la donna alla quale è stata diagnosticata una patologia tumorale della mammella, nei diversi momenti del percorso di cura. Ogni paziente è così seguita con un approccio globale, integrato e, soprattutto, personalizzato. Fra i centri di riferimento nazionali, con oltre 200 nuovi casi di carcinomi mammari diagnosticati ogni anno e più di 12 mila donne seguite, il S.Anna si distingue, inoltre, per la presenza strutturata all’interno della “Breast unit” di una psico-oncologa. Se, dunque, dopo un controllo radiologico viene diagnosticata una patologia tumorale, la comunicazione verso la paziente sarà gestita dal radiologo affiancato dalla psicologa, in modo che fin dal primo momento la donna possa essere sostenuta e accompagnata nel percorso terapeutico.

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Dott.ssa Diana Lucchini – Responsabile Servizio di psicologia Istituto Clinico S.Anna

In questa logica, in occasione della “Giornata della donna” dell’8 marzo prossimo, per l’intero mese nei giorni 9, 10, 17, 24 e 31, l’Istituto Clinico S. Anna di Brescia, in collaborazione con l’Associazione Priamo (Psiconcologia, Riabilitazione, Informazione, Assistenza, Malato Oncologico), offrirà a tutte le donne visite senologiche, mammografie ed ecografie. Sarà sufficiente prenotare recandosi alla sede di Priamo (viale Piave 101 a Brescia) o telefonando allo 030.7281786 (da lunedì a venerdì, dalle 9.00 alle 12.00).

Diagnosi precoce del tumore alla mammella
Veronica Girardi, responsabile della Senologia clinica dell’Istituto clinico S.Anna, ha parlato di diagnosi precoce del tumore della mammella e dei benefici dell’ecografia in 22.131 donne asintomatiche con mammografia negativa. Grazie alla sua esperienza, la dottoressa Girardi è stata invitata a tenere un corso di aggiornamento sull’ecografia mammaria al prossimo Congresso europeo di radiologia (European congress of radiology), che si svolgerà a Vienna all’inizio di marzo.

I risultati del suo lavoro, recentemente pubblicati sulla rivista “The Breast”, dimostrano innegabilmente come l’ecografia, in donne asintomatiche con mammografia negativa, abbia incrementato del 33% il numero di tumori diagnosticati e che il maggior numero di tumori sia stato rilevato nelle donne con età superiore a 50 anni, seno denso e storia personale famigliare di carcinoma mammario.

Il panel della dottoressa Girardi è costituito da 22.131 donne asintomatiche (senza reperti clinici in ambito mammario e ascellare) con mammografia negativa, di età superiore ai 40 anni (9%), 40-49 anni (41%), maggiore o uguale a 50 anni (49%), di cui il 10% aveva una precedente storia di cancro. I risultati hanno portato alla diagnosi di 162 tumori mammari, di cui 121 (75%) sono stati identificati dalla mammografia, mentre i restanti 41 (25%) sono stati individuati dall’ecografia.

Il servizio di Senologia clinica: ampia casistica, tempi di attesa contenuti e tecnologia all’avanguardia
Annualmente vengono eseguite 9.000 mammografie, escludendo le oltre 2.000 effettuate all’interno degli screening dell’Asl di Brescia, 7.500 ecografie mammarie, 2.000 visite senologiche, 400 risonanze magnetiche e 700 biopsie. Sono questi alcuni dei numeri della Senologia clinica dell’Istituto Clinico S.Anna di Brescia, cifre che, ha sottolineato Marco Centenari, amministratore delegato dell’istituto, “fanno del nostro ospedale un importante punto di riferimento per la nostra provincia”.

La radiologia dell’istituto ospedaliero ha a disposizione “tutti gli strumenti disponibili allo stato dell’arte – ha precisato Veronica Girardi, responsabile della Senologia clinica – e i tempi di attesa sono molto contenuti, in media due o tre settimane, ma in caso di urgenza le pazienti possono essere visitate entro 24 ore dalla prenotazione”.

Fondamentale al S.Anna è la collegialità delle decisioni affinché il percorso di cura sia sempre valutato con un approccio multispecialistico, prendendo in considerazione ogni singolo aspetto della persona sia dal punto di vista fisico che psicologico, oltre alla presenza di un’équipe di specialisti consolidata negli anni copre ogni esigenza della paziente, da quella diagnostica a quella interventistica: radiologi, oncologi, chirurghi, radioterapisti e anatomopatologi lavorano da anni in perfetta integrazione. Proprio per questo, l’ospedale da molti anni si avvale della collaborazione di una psico-oncologa, presente tutti i giorni e coinvolta in ogni fase del percorso diagnostico-terapeutico.

“I nostri pazienti possono sempre contare sul sostegno psicologico – ha spiegato Diana Lucchini, responsabile del Servizio – Le comunicazioni più delicate vengono date in presenza, oltre che del radiologo, del chirurgo o dell’oncologo, anche dello psicologo che viene, comunque, sempre interpellato in momenti che possono essere particolarmente difficili per i pazienti”.

I ricoverati hanno un colloquio integrato prima e dopo l’intervento. Inoltre, aggiunge Lucchini, “prima di entrare in sala operatoria i pazienti beneficiano di una seduta di rilassamento che li aiuta ad affrontare l’intervento”.

fonte: ufficio stampa

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