Vaccini antinfluenzali, l’appello dei medici

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Asl Toscana sud est: “Un gesto di responsabilità verso sé stessi e verso gli altri”. Al via la campagna vaccinale nella provincia aretina

vaccinoArezzo, 7 novembre 2016 – “Vaccinatevi contro l’influenza. È un gesto di responsabilità verso se stessi e gli altri”. L’appello dei medici della Asl Toscana sud est. Dal 9 novembre parte la campagna 2016-2017. Anche quest’anno sarà associata alla distribuzione di vitamina D3 agli ultra65enni e alla vaccinazione gratuita contro lo pneumococco per i nati nel 1951.

Da mercoledì 9 novembre prende il via la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2016-2017. A partire da questa data, tutti gli ultra65enni e le persone che appartengono alle categorie a rischio potranno rivolgersi al proprio medico o pediatra di famiglia, per vaccinarsi gratuitamente contro l’influenza stagionale. Chi invece non appartiene alle categorie che hanno diritto alla somministrazione gratuite e desidera comunque vaccinarsi, può acquistare il vaccino direttamente in farmacia.

Intanto, nelle settimane scorse la Asl Toscana sud est ha iniziato la distribuzione di circa 160 mila dosi di vaccino, di cui oltre 63mila ai medici e ai pediatri di famiglia della provincia di Arezzo. Il periodo giusto per vaccinarsi, infatti, è il mese di novembre, considerando che il vaccino diventa efficace dopo circa due settimane dalla somministrazione e i picchi influenzali si verificano, di solito, tra la fine di dicembre e i primi di febbraio.

Come avvenuto lo scorso anno, anche per il 2016-2017, in Toscana la vaccinazione sarà accompagnata dall’offerta di vitamina D3 gratuita agli ultra65enni e del vaccino gratuito contro lo pneumococco, per tutti i nati nel 1951. Al momento di fare il vaccino, quindi, agli ultra65enni verrà consegnata anche una confezione di 6 fiale di vitamina D3, da assumere per bocca, una ogni due mesi.

Per quanto, invece, riguarda il vaccino antipneumococcico, potranno vaccinarsi gratuitamente dal proprio medico di famiglia tutti i nati nel 1951 (lo scorso anno era il 1950). È sufficiente una sola dose di vaccino e non sono necessari richiami.

L’appello alla vaccinazione
“Vaccinarsi è un gesto di responsabilità verso se stessi e gli altri – spiegano i medici della Asl – Invitiamo i soggetti a rischio, ma anche chi svolge attività di pubblico interesse, chi sta al pubblico, chi sta in contatto costante e ravvicinato con altre persone, a rivolgersi al proprio medico e a vaccinarsi. Ad oggi, il vaccino rappresenta il modo più efficace per prevenire l’influenza stagionale e le sue complicanze”, considerando che, ogni anno, in Italia, questa patologia causa circa 8 mila morti, l’84 per cento dei quali ultra65enni, ed è la è la terza causa di morte.

Le categorie a rischio che hanno diritto a vaccinarsi gratuitamente
I principali destinatari dell’offerta di vaccinazione antinfluenzale gratuita sono gli ultra65enni, le persone di tutte le età con alcune patologie che aumentano il rischio di complicanze in caso di influenza, ma anche gli operatori sanitari, in quanto l’immunizzazione attiva riveste un ruolo di protezione personale e, soprattutto, di garanzia nei confronti dei pazienti, perché riduce la diffusione dell’influenza tra i pazienti che vengono in contatto con gli operatori sanitari.

Ecco le categorie a rischio, indicate dal Ministero della Salute:

  • ultra65enni;
  • bambini di età superiore a 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da malattie croniche, da tumore; diabetici, cardiopatici, immunodepressi;
  • donne al secondo e terzo mese di gravidanza;
  • pazienti ricoverati in ospedale o in comunità;
  • medici e personale sanitario;
  • familiari di soggetti a rischio;
  • addetti ai servizi di interesse pubblico;
  • persone che, per motivi di lavoro, stanno a contatto con gli animali.

Alcuni numeri
In provincia di Arezzo, la Asl sta completando la distribuzione di 63.330 dosi di vaccino antinfluenzale, 10.200 trattamenti di vitamina D3 e 2.850 dosi di vaccino antipneumococcico. Lo scorso anno, gli ultra65enni che si sono vaccinati sono stati 48.525, pari al 57,61% del totale (media Toscana 52.18%).

fonte: ufficio stampa

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