Tumore vescicale, malattia subdola e aggressiva. Ecco come semplificare l’accesso alle cure

Pisa, 16 febbraio 2023 – Il tumore alla vescica è tra i cinque tumori più frequenti nella popolazione italiana, e colpisce maggiormente gli uomini, circa 20.500 casi l’anno contro i 5.000 registrati tra le donne. Considerata la rilevanza di questa patologia l’Aou pisana, prima in Toscana, ha voluto offrire ai pazienti che ne sono stati colpiti un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale – operativo dall’inizio di marzo – che li accompagni passo passo, sgravandoli anche delle incombenze di prenotazione delle visite e degli esami.

Ai pazienti sarà offerto un approccio multidisciplinare e una cura personalizzata che miri a ottenere la migliore qualità di vita. Sarà instaurato uno stretto rapporto con i medici di medicina generale attivi sul territorio per promuovere la prevenzione e la diagnosi precoce della malattia, con la tempestiva presa in carico da parte del Gom urologico (gruppo oncologico multidisciplinare) dell’Aou pisana.

Dott. Giorgio Pomara

Come sottolinea il dott. Giorgio Pomara – responsabile del Percorso e direttore dell’unità operativa Urologia 2 – “sarà in questo modo possibile offrire una via di accesso diretta all’inquadramento diagnostico e terapeutico ai pazienti affetti da una malattia subdola e aggressiva. Ritengo che semplificare l’accesso alle cure – continua Pomara – sia la chiave del successo terapeutico e proprio per questo, tramite l’Ordine dei medici di Pisa e il Dipartimento della Medicina generale dell’Usl Toscana nord-ovest – un ringraziamento particolare va al dott. Giuseppe Figlini e al dott. Luca Puccetti – inizierà una campagna di informazione e sensibilizzazione che illustri le modalità di accesso al Percorso. Devo inoltre ringraziare la direzione aziendale e tutti i professionisti, medici e infermieri, che hanno contribuito alla realizzazione del progetto e che lo porteranno avanti”.

Il Percorso si basa sull’esperienza maturata dall’unità operativa Urologia 2, diretta appunto dal dott. Pomara. Nei trattamenti di routine – come le resezioni endoscopiche di tumori vescicali (Turb-T) – l’unità operativa vanta un’ampia casistica annua, utilizzando nel trattamento sia la tecnica tradizionale (resezione endoscopica) sia quelle più moderne (laser resezioni).

Dal 2017 si è inoltre iniziato a effettuare con tecnica mininvasiva totalmente robotica la cistectomia radicale con derivazione urinaria e ricostruzione di una nuova vescica. Ad oggi, con quella tecnica, sono state eseguite oltre 150 cistectomie, dato che pone l’Aou pisana tra i centri di riferimento a livello italiano.

Come sottolinea Pomara, “i vantaggi della chirurgia robotica sono molteplici: maggiore precisione, più accurata dissezione dei peduncoli neuro-vascolari, minime cicatrici sull’addome, ridotta perdita di sangue, minore necessità di assumere farmaci antidolorifici e riduzione delle lunghe degenze, ripresa fisica e funzionale più rapida. Il paziente viene dimesso dopo una degenza dimezzata rispetto a quella successiva alla chirurgia tradizionale e con un decorso post-operatorio particolarmente favorevole. È maturo il tempo – conclude Pomara – che l’asportazione della vescica con metodica mininvasiva robotica sostituisca la chirurgia tradizionale”.

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