Tumore alla prostata. Alle Molinette una rivoluzionaria arma contro la recidiva

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Alla Città della Salute di Torino si sta lavorando per rendere operativa la metodica PET-PSMA all’inizio del 2016. L’ospedale Molinette si pone così tra i primi centri nel mondo e in Italia ad utilizzarla

uomini-padre-figlioTorino, 26 novembre 2015 – Alle Molinette di Torino sbarca la nuovissima e rivoluzionaria PET-PSMA, una nuova arma per identificare precocemente la ripresa del tumore alla prostata dopo una iniziale apparente guarigione. Il progetto sarà presentato in anteprima durante la Tavola rotonda “Un segreto da condividere”, che si terrà venerdì 27 novembre 2015 dalle ore 18.45, presso il Teatro Piccolo Regio a Torino.

Ogni anno in Italia 6.000 pazienti (circa 800 in Piemonte) con tumore alla prostata vengono curati con la prostatectomia radicale e altrettanti ricevono una radioterapia. Queste terapie sono di solito inizialmente molto efficaci. In più dell’80% dei casi si assiste a una completa remissione della malattia testimoniata dal fatto che il PSA (il marcatore che ha portato a fare la diagnosi) si abbassa a valori che sono prossimi allo zero.

Tuttavia dopo un periodo di guarigione apparente, che può durare anche anni, nel 30-40% dei pazienti il PSA ritorna a crescere in modo progressivo e costante, dapprima molto lentamente, poi in modo sempre più rapido.
La risalita del PSA indica in modo inequivocabile che è in atto una ripresa della malattia. La malattia può ripartire nella stessa sede in cui si trovava la prostata (nel caso sia stato fatto l’intervento) oppure in altri organi distanti dalla prostata. In quest’ultimo caso si parla di “metastasi”.

Poiché inizialmente si tratta sempre di una malattia presente solo a livello microscopico (e quindi di volume molto piccolo), strumenti diagnostici convenzionali come la scintigrafia ossea, la TAC o la risonanza magnetica sono totalmente inefficaci nel localizzarla. L’introduzione in tempi relativamente recenti della PET-TAC, un esame che combina i vantaggi della TAC nell’individuare con precisione la sede della malattia nel corpo umano con quelle della Tomografia a Emissione di Positroni (PET) che invece è in grado di localizzare tumori anche molto piccoli attraverso l’identificazione di “sostanze” specifiche da loro prodotte, sembrava aver risolto questo problema. Purtroppo la PET-TAC, che utilizza la colina, una sostanza molto specifica per le cellule di tumore alla prostata, si è recentemente rivelata molto imprecisa.

I pazienti che hanno un PSA in crescita, dopo un’iniziale terapia che sembrava essere stata efficace, vivono in uno stato di ansia perché sanno di essere nuovamente malati, ma nello stesso tempo non possono ricevere cure efficaci sino a quando la malattia non diventerà visibile.

Da poco è stata però messa a punto una PET-TAC assolutamente innovativa per il tumore alla prostata: essa utilizza una nuova sostanza chiamata PSMA, in sostituzione della colina, che è in grado di riconoscere con estrema precisione anche piccole aree di tumore alla prostata. L’ospedale Molinette, su input del Direttore generale Gian Paolo Zanetta, sta lavorando per rendere operativa la metodica all’inizio del 2016, ponendosi così tra i primi centri nel mondo e in Italia ad utilizzarla. Tale indagine, che presenta anche costi molto vantaggiosi rispetto alla PET-TAC con colina, porterà sicuramente un grosso passo in avanti nella possibilità di poter utilizzare precocemente armi terapeutiche quali la chirurgia e la radioterapia per i pazienti che presentano una recidiva di tumore alla prostata.

Proprio il tumore della prostata, la prevenzione e la diagnosi precoce sono il tema centrale della tavola rotonda dal titolo “Il tumore della prostata nella quotidianità: prevenzione, cura e qualità di vita”, in programma venerdì 27 novembre dalle ore 18.45 al Piccolo Teatro Regio di Torino (piazza Castello, 215). L’evento, a ingresso libero, è organizzato dal prof. Paolo Gontero dell’Urologia universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Testimonial dell’iniziativa è l’allenatore della Juventus, campione d’Italia, Massimiliano Allegri: “Solo con uno stile di vita sano si possono raggiungere grandi risultati per la propria salute anche in età avanzata – afferma il mister – Per vivere come campioni basta una regola fondamentale: seguire un sano stile di vita. Dieta mediterranea, esercizio fisico quotidiano, rinuncia alle sigarette ed all’alcol. Con questi strumenti ognuno di noi può svolgere un ruolo attivo nella lotta al cancro e nella prevenzione delle malattie”.

Dopo un light aperitivo, la serata proseguirà alle ore 21.00 con lo spettacolo di improvvisazione teatrale “Un segreto da condividere”, curato dagli attori della compagnia Teatribù, che portano sul palcoscenico il complesso vissuto emotivo, sociale e psicologico del paziente colpito da tumore della prostata. Un modo unico ed innovativo per approcciare i Media e sensibilizzare il grande pubblico rispetto a temi così delicati.

L’intera iniziativa è volta alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tumore della prostata. E’ promossa nell’ambito di “MOvember, la Salute al Maschile” (dall’unione di “Moustaches” e “Novembrer”), la manifestazione mondiale che si celebra ogni anno nel mese di novembre, dedicata alla prevenzione ed alla sensibilizzazione sul tumore della prostata, che rappresenta circa il 20% di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo a partire dai 50 anni di età e che colpisce ogni anno 35.000 persone in tutta Italia (4.240 solo nella Regione Piemonte).

fonte: uffici stampa

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