Settimana Mondiale del Cervello. Il 60% dei pazienti con sintomi neurologici viene curato in ospedale da altri specialisti

loghi-sin-brain-awareness-week

a cura del prof. Leandro Provinciali, Presidente Società Italiana di Neurologia e Direttore della Clinica Neurologica e del Dipartimento di Scienze Neurologiche degli Ospedali Riuniti di Ancona

prof-Leandro-Provinciali-presidente-SIN

Prof. Leandro Provinciali

Una percentuale tanto elevata è dovuta a una serie di fattori in grado di limitare l’appropriatezza delle risposte assistenziali ai bisogni di cura in seguito a compromissione del Sistema Nervoso. Tali fattori possono essere sintetizzati come segue:

  • scarsità di strutture neurologiche rispetto al fabbisogno e al piano sanitario nazionale;
  • mancato riconoscimento della natura dei sintomi nell’afferenza alle strutture di urgenza;
  • difficoltà nell’inquadramento iniziale da parte di medici generalisti con conseguente invio a strutture inappropriate;
  • limitazione dei percorsi assistenziali dedicati alle malattie neurologiche.

Quando si deve andare dal neurologo?
La risposta può apparire semplice, dato che il neurologo si occupa di tutti i disturbi provenienti da lesione o disfunzione del Sistema Nervoso Centrale e Periferico. In realtà si realizza spesso un “avvicinamento progressivo” alla competenza neurologica poiché la prima opinione medica raccolta è formulata dal medico generalista o dall’internista ma la risposta frequentemente non risulta esauriente.

Appare opportuno sottolineare che anche di fronte a sintomi molto comuni, come la cefalea, le vertigini, la sensazione di svenimento, la difficoltà a camminare, la causa più probabile è attribuibile al Sistema Nervoso e quindi è indispensabile ottenere una risposta competente, piuttosto che avviare una serie di indagini ‘esplorative’, costose e spesso imprecise.

Buone notizie sulle cure
Nella cura delle malattie del Sistema Nervoso, molte novità terapeutiche lasciano ampio spazio alla possibilità di utilizzare cure efficaci. Alcuni esempi, possono apparire significativi.
Nella Sclerosi Multipla sono attualmente disponibili molti trattamenti; la cura della Demenza di Alzheimer vive una stagione di progressi con valutazione di nuove categorie di farmaci; sono in procinto di essere disponibili nuovi farmaci contro l’emicrania; alcune malattie genetiche hanno trovato risposte innovative; nella fase avanzata di molte malattie si fa largo la pratica di trattamenti sintomatici in grado di ridurre il peso individuale e sociale della condizione morbosa.

Prendersi cura del cervello: come mantenerlo in salute
La prevenzione del decadimento delle attività cerebrali corre lungo tre binari: i) l’attivazione e il mantenimento della funzionalità migliorata dall’esercizio, soprattutto in ambito cognitivo; ii) il trattamento dei fattori di rischio in grado di facilitare l’insorgenza di alcune malattie più
devastanti, quali l’ictus, i traumi cranici, le condizioni tossiche o legate all’uso di farmaci; iii) il trattamento precoce e appropriato di alcune malattie degenerative, quali le Demenze e la Malattia di Parkinson, al fine di contenere e ritardare la disabilità ad esse correlata.

fonte: ufficio stampa

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...