Prelievo di fegato da donatore a cuore fermo all’AOU Careggi. È il primo in Toscana

logo-azienda-ospedaliera-universitaria-careggi-firenze

medici-chirurghi-in-sala-operatoriaFirenze, 15 dicembre 2016 – È stato eseguito nell’AOU Careggi il primo prelievo di fegato da donatore a cuore fermo in Toscana. È la quarta donazione di organi a cuore fermo portata a termine nell’Azienda ospedaliero-universitaria fiorentina dai primi di ottobre. L’ultima in ordine di tempo ha consentito il prelievo di un fegato inviato a un ospedale fuori regione, secondo i protocolli della rete nazionale trapianti.

La donazione di organi a cuore fermo è possibile dopo avere accertato il decesso con criterio ‘cardiaco’ a differenza della donazione a ‘cuore battente’ dove il decesso viene certificato con ‘criterio neurologico’. In questo caso, dopo avere accertato il decesso è stata avviata una particolare modalità di circolazione extracorporea per mantenere vitali gli organi addominali tra cui appunto il fegato.

Questo ulteriore caso conferma la stabilizzazione del Programma nazionale di donazione a cuore fermo avviato da circa due anni dal Centro Nazionale Trapianti (CNT) e dall’Organizzazione Toscana Trapianti (OTT) con il supporto della Regione. Con il coordinamento operativo di queste strutture è stato garantito il percorso di accertamento di morte cardiaca e quindi la programmazione del prelievo di organi.

Nella maggioranza dei casi i donatori sono persone decedute in condizione di morte encefalica, quindi a cuore battente, mentre in questa altra tipologia di donatore il cuore è fermo e quindi il prelievo degli organi è possibile solo grazie a una procedura clinico chirurgica di alta complessità con un elevatissimo livello di collaborazione tra strutture e discipline diverse: Pronto soccorso, Terapia Intensiva, Cardiologia, Cardiochirurgia, Nefrologia, Urologia del trapianto. Il percorso è gestito dal Coordinatore locale e dal Centro Regionale Allocazione Organi e Tessuti.

fonte: ufficio stampa

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...