Potenziamento cognitivo, quali limiti? Meeting a Siena

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Martedì 31 maggio incontro al Rettorato nell’ambito del progetto europeo NERRI, di cui TLS è partner italiano

presentazione-progetto-nerri-tlsSiena, 27 maggio 2016 – Che cosa è il potenziamento neurologico? Come possiamo aumentare le nostre capacità cognitive? Ci sono dei limiti etici e sociali all’applicazione di sostanze e tecnologie avanzate? Saranno queste alcune delle domande al centro dell’incontro in programma martedì 31 maggio alle ore 10.00 presso l’Aula Magna Storica del Rettorato dell’Università di Siena, al quale parteciperanno gli studenti dell’ITT Sarrocchi e dell’Istituto Monna Agnese. L’iniziativa è promossa nell’ambito del progetto europeo NERRI, Neuro-Enhancement Responsible Research and Innovation, che coinvolge 18 partner in 11 paesi europei. I riferimenti in Italia sono due, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e Fondazione Toscana Life Sciences (TLS) di Siena. Obiettivo del progetto è proprio quello di contribuire all’introduzione di innovazione e ricerca responsabile nell’ambito del potenziamento cognitivo, stimolando il dialogo sociale.

Senza limiti? Gli esperti a confronto. L’evento approfondirà il tema del potenziamento neurologico dal punto di vista scientifico, etico e sociale coinvolgendo esperti, docenti e medici. A coordinare l’iniziativa sarà Laura Canavacci, responsabile del coordinamento attività nell’ambito della sperimentazione clinica per la Regione Toscana ed esperta di bioetica. Andrea Paolini, direttore generale di TLS aprirà i lavori che entreranno nel vivo con l’intervento di Agnes Allansdottir, project leader del progetto NERRI per Toscana Life Sciences. Di “volumetria celebrale” parlerà Nicola De Stefano, professore di Neurologia dell’Università di Siena e ideatore dell’algoritmo che quantifica con precisione la perdita di volume cerebrale, mentre Pasquale Fedele, fondatore e CEO di Liquidweb, racconterà come sia possibile superare la disabilità grave attraverso la potenza della mente presentando un device assistivo che interpreta la mappa elettrica corrispondente a determinate attività celebrali offrendo opportunità di comunicazione a pazienti affetti da SLA e in stato di “Locked-in”.

Le tecnologie robotiche indossabili saranno al centro dell’intervento di Domenico Prattichizzo, professore di Robotica dell’ateneo senese, che parlerà di “Sesto dito”, protesi meccanica in grado di restituire parte dell’autonomia persa a coloro che sono stati colpiti da ictus, e di come cambi l’esperienza sensoriale di chi lo indossa. Di Neuro enhancement elettrico e di come e con quali conseguenze gli impulsi elettrici e la stimolazione corticale aumentino le capacità cognitive parlerà, infine, Simone Rossi, Direttore del laboratorio “Brain Stimulation and Neuroinvestigation” dell’AOU di Siena. A chiudere l’iniziativa saranno Alessandro Rossi, direttore del Dipartimento di Scienze neurologiche e sensoriali dell’ateneo e Mauro Barni, professore emerito di Medicina Legale.

“NERRI – afferma Allansdottir – nasce con l’obiettivo di introdurre innovazione e ricerca responsabile nell’ambito del potenziamento cognitivo, cercando, al contempo, di realizzare un quadro normativo a sostegno di politiche che regolamentino lo sviluppo di tecnologie in questo settore. Il percorso fatto fino ad oggi, incentrato sulla partecipazione pubblica è stato positivo. C’è un forte sostegno verso l’utilizzo e lo sviluppo di tecnologie in ambito terapeutico, che si declinano su tre fronti: sui farmaci, sui dispositivi medici e sulla modificazione genetica. Le perplessità, invece, riguardano le possibili derive etiche e sociali dell’uso di sostanze e tecniche per il potenziamento neurologico finalizzato all’aumento di performance fisiche e cognitive. In generale, insieme al grande interesse, abbiamo registrato anche un livello di conoscenza molto basso. Per questo crediamo che sia utile continuare con iniziative come quella in programma a Siena. Una città che ha una grande tradizione di ricerca e dibattito nel campo delle scienze della vita”.

fonte: ufficio stampa

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