Polveri sottili, identificato incremento di rischio bronchiolite nei bambini. Studio dell’Università di Padova

logo-universita-padova

Negli ultimi anni il legame tra inquinamento atmosferico e patologie respiratorie nei bambini è diventato sempre più evidente. In particolare nei lattanti, il cui sistema immunitario è ancora in via di sviluppo, e il rischio di contrarre infezioni risulta elevato

neonato-bambino-mani-copertina-rosa

Padova, 6 novembre 2019 – Il prossimo dicembre saranno presentati al convegno annuale della prestigiosa Risk Analysis Society i risultati di uno studio dell’Università di Padova sull’inquinamento da polveri sottili e incidenza di bronchioliti nei bambini.

Lo studio, condotto dalla dott.ssa Elisa Gallo, studente di dottorato in Medicina Sperimentale e Traslazionale all’Università di Padova, è stato effettuato all’interno di una collaborazione scientifica tra l’Unità di Biostatistica, Epidemiologia e Sanità Pubblica, diretta dal prof. Dario Gregori, l’Unità Operativa Complessa Pronto Soccorso Pediatrico, diretta dalla prof.ssa Liviana Da Dalt, del Dipartimento di Salute Donna e Bambino, con la partecipazione della dott.ssa Silvia Bressan e l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV).

Lo studio, confrontando oltre 200.000 accessi al Pronto Soccorso Pediatrico con i dati di inquinamento da polveri sottili (PM10 e PM2.5) nell’ultimo decennio, ha identificato un incremento di rischio per bronchiolite in funzione dell’esposizione a tali agenti inquinanti.

“La bronchiolite è un’infezione virale dei bronchioli che porta i lattanti ad avere grosse difficoltà respiratorie – spiega la dott.ssa Elisa Gallo – Negli ultimi anni il legame tra inquinamento atmosferico e patologie respiratorie nei bambini è diventato sempre più evidente. In particolare nei lattanti, il cui sistema immunitario è ancora in via di sviluppo, e il rischio di contrarre infezioni risulta elevato”.

“L’associazione con PM10 e PM2.5, si è vista in particolare nelle giornate associate alla comparsa dei primi sintomi, indicando pertanto che l’esposizione dei lattanti alle polveri sottili nel momento in cui questi manifestano già i primi sintomi, quali tosse e fatica a respirare, potrebbe aggravare la loro condizione con un ulteriore peggioramento dei sintomi, esitando, nei casi più gravi anche nel ricovero ospedaliero”, conclude Gallo.

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...