Paesaggi sismici, il Belice a 50 anni dal terremoto. Mostra INGV

logo-INGV

La Valle del Belice prima e dopo il terremoto del 15 gennaio del 1968, per raccontare, attraverso le immagini, l’impatto che questa tragedia ha avuto in quei luoghi, fino a oggi. La mostra “Paesaggi Sismici – Il Belice a 50 anni dal terremoto”, allestita dall’INGV, sarà inaugurata il prossimo 12 settembre a Catania

terremoto-belice-mostra-ingv

I volti del Belice, dall’archivio del giornale “L’Ora” di Palermo

Roma, 10 settembre 2018 – Sarà inaugurata mercoledì 12 settembre, presso il Monastero dei Benedettini di Catania, la mostra Paesaggi Sismici – Il Belice a 50 anni dal terremoto, organizzata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in collaborazione con la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana Alberto Bombace, le Università di Palermo e Catania, la Rete Naturale e Museale Belicina e l’Accademia di Belle Arti di Palermo.

La cerimonia di inaugurazione apre i lavori dell’ottantanovesimo Congresso della Società Geologica Italiana e della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia.

“Cinquant’anni dopo la sequenza sismica che ha sconvolto la Sicilia sudoccidentale, in quello che è passato alla storia come il Terremoto del Belice – spiega il ricercatore INGV Paolo Madonia – l’INGV non poteva non ricordare quello che è stato il primo grande terremoto dell’Italia repubblicana e, purtroppo, il primo di una lunga serie che, attraverso, il Friuli, l’Irpinia, l’Umbria, L’Aquila e l’Emilia arriva fino ai giorni di Amatrice. L’idea alla base di questa esposizione”, prosegue Madonia “è di veicolare una storia, quanto più completa possibile di quell’evento, per Illustrare cosa è stato il terremoto del 1968, cosa era l’area del Belice prima del terremoto, cosa è diventata oggi e quindi in che modo questo evento abbia modificato il corso delle cose. A tal fine abbiamo realizzato questo percorso espositivo, pensato per un pubblico vasto di studenti, turisti, cittadini e anche di specialisti”.

Quello del Belìce è stato il primo terremoto visto dagli italiani attraverso la televisione. L’evento principale del 15 gennaio, di magnitudo 6.4, fu anticipato da una forte scossa il giorno precedente e seguito da altre repliche sino al successivo 25 gennaio; complessivamente gli eventi di magnitudo compresa tra 5.0 e 5.5 furono cinque. Dei quindici paesi interessati, dieci furono maggiormente colpiti e, fra questi, quattro distrutti: Gibellina, Montevago, Salaparuta e Poggioreale.

“Tra le opere in esposizione – spiega Mario Mattia, ricercatore INGV – è possibile osservare alcune foto tratte dalgrande archivio del giornale palermitano “L’Ora”, storico quotidiano siciliano che tra il 1900 ed il 1992 è stato osservatore e critico di tutto ciò che accadeva in Sicilia. “Quelle foto – prosegue il ricercatore – selezionate in base ai temi che i vari pannelli della mostra trattano, sono il cuore della mostra stessa”.

Molti sono gli Enti che hanno partecipato a questa iniziativa, risultato di una sinergia multidisciplinare. “Una preziosa rete di collaborazioni ha reso possibile questa esperienza – aggiunge Paolo Madonia – La Biblioteca Centrale della Regione Siciliana Alberto Bombace ha permesso l’utilizzo del grande archivio fotografico del giornale “L’Ora”, le Università di Palermo e Catania hanno fornito un contributo scientifico di primaria importanza su aspetti che vanno dalla geologia all’urbanistica, passando attraverso gli studi di agronomia e sociologia, mentre il contributo della Rete Naturale e Museale Belicina ha permesso di evidenziare le potenzialità di quel territorio”.

“Fondamentale poi – conclude Madonia – il contributo dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, che ha sviluppato, insieme ad un motivato gruppo di studenti, il progetto grafico e di comunicazione visiva che ha reso questa mostra piacevole da seguire e da guardare”.

L’esposizione rimarrà aperta al pubblico presso il Monastero dei Benedettini di Catania fino al 14 settembre, giorno di chiusura del Congresso. Sarà poi ì trasferita in varie sedi. Dal 5 al 31 ottobre sarà allestita presso la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana Alberto Bombace a Palermo. Successivamente, sino al termine delle festività natalizie e di fine anno, saranno realizzati allestimenti in alcuni dei centri del comprensorio Belicino colpiti dalla sequenza sismica del 1968.

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...