Il coito interrotto non è un metodo contraccettivo e non protegge dalle infezioni a trasmissione sessuale

“Il mio ragazzo non vuole che usiamo alcun metodo contraccettivo se non quello che lui si ‘trattiene’ e non raggiunge l’orgasmo dentro di me. Secondo lei quali rischi corro?”. Gaia

I rischi sono ovviamente legati al fallimento del metodo. Il rischio che si instauri una gravidanza utilizzando il coito interrotto varia da un minimo del 4-5% fino a circa il 18-20%. L’‘efficacia’ del metodo è legata alla capacità del suo partner di riconoscere il raggiungimento dell’orgasmo e di ritrarsi in tempo sufficiente affinché l’eiaculazione avvenga all’esterno dei suoi genitali, quindi il rischio aumenta con l’aumentare dell’inesperienza delle coppie e soprattutto se il suo ragazzo non ha una grande ‘esperienza’; è chiaro che la sicurezza corre sul filo del riconoscimento di segnali premonitori dell’imminente orgasmo.

Dott. Marco Rossi

Questa capacità di riconoscimento e controllo si acquisisce anche attraverso l’esperienza sessuale e la capacità di leggere segnali del proprio corpo. I giovani possono trovare più difficoltà in questo senso pur senza averne una chiara percezione.

Un altro messaggio importante da sottolineare è che il coito interrotto non protegge in alcun modo dalle infezioni a trasmissione sessuale e questo va tenuto presente in termini di rischi sul suo stato di salute. Le infezioni a trasmissione sessuale sono un problema importante e diffuso, a volte sottovalutato proprio perché spesso decorrono in modo asintomatico, è chiaro quindi che una pratica come il coito interrotto possa essere una fonte di diffusione delle MST.

Altro fattore da considerare sono i risvolti intimi di un’abitudine che costringe a esercitare un controllo notevole sull’orgasmo e quindi su sé stessi. Nel momento in cui si avvicina il piacere non ci si può lasciare andare ma, al contrario, proprio in quel momento è necessario controllarsi e la responsabilità di quanto succede è proprio fondata su quel tipo di controllo; questo può portare allo sviluppo di ansia e stress relativi al rapporto sessuale che possono peggiorare la qualità del rapporto intimo stesso.

Perché questo metodo contraccettivo possa ‘funzionare’ (ma mai nella completa sicurezza) è importante che nella coppia ci sia una buona sintonia e una comunicazione efficace, che faciliti il mantenimento di un contatto tra i due nel momento in cui il partner si allontana e si abbandona al piacere. Inoltre altro aspetto importante è che la vostra coppia sia consapevole ed accetti il rischio di un metodo con un margine di fallimento ampio.

Quindi, volendo riassumere i punti importanti rispetto al coito interrotto:

  • è necessario un controllo importante durante l’intimità;
  • pratica rischiosa come contraccettivo per l’alto rischio di gravidanza;
  • nessuna protezione rispetto alle infezioni a trasmissione sessuale;
  • mancanza di condivisione di un momento intenso;
  • rischio di stress e ansia correlata al controllo dell’orgasmo.

Il mio consiglio è quello di puntare su qualcosa di veramente efficace, dato che il panorama dei metodi contraccettivi è molto ampio e variegato e sono certo che lei e il suo partner potrete trovare un metodo contraccettivo che possa soddisfare le vostre esigenze sia individuali che di coppia.

Marco Rossi

Marco Rossi

Specialista in Psichiatria. Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico. Presidente Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale

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