Giornata mondiale del cuore, Open Day all’Aou di Ferrara con esami e visite gratuite su prenotazione

Ferrara, 25 settembre 2021 – Fondazione Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, in occasione della Giornata Mondiale del Cuore (29 settembre 2021), coinvolge gli ospedali con i Bollini rosa – fra i quali anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, che ne ha 3, ovvero il massimo riconoscimento – per offrire servizi gratuiti clinico-diagnostici e informativi alla popolazione, come: visite specialistiche, colloqui telefonici con gli specialisti, esami diagnostici, info point, conferenze e distribuzione di materiale informativo.

L’iniziativa è dedicata, in particolare, all’aneurisma aortico addominale, una patologia poco conosciuta e sottovalutata che colpisce prevalentemente gli uomini dopo i 65 anni d’età. Fattori di rischio, oltre a genere ed età, sono: familiarità, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e fumo. È tipicamente asintomatica ma può essere facilmente diagnosticata e monitorata nel tempo per prevenire la complicanza più temibile che è la rottura di aorta.

Dunque, anche l’ospedale S. Anna è coinvolto in questa iniziativa con diversi appuntamenti che avranno luogo tutti mercoledì 29 settembre 2021.

Visite ecocolor doppler dell’aorta addominale
Per aneurisma dell’aorta addominale (AAA) si intende una dilatazione della parete aortica a livello dell’addome. Questa patologia solitamente interessa persone di età superiore a 65 anni, con un’incidenza maggiore nel sesso maschile rispetto al sesso femminile. Tra i fattori di rischio più significativi: quelli della malattia aterosclerotica (l’ipertensione e la dislipidemia), la familiarità e il fumo.

L’AAA è solitamente asintomatico e la diagnosi viene riscontrata durante esami ecografici per altri motivi. Nel tempo tende ad aumentare di diametro, con possibilità di rottura. Infatti, maggiori sono le dimensioni dell’aneurisma, più alto è il rischio di rottura che rappresenta un evento drammatico dato l’altissimo rischio di morte.

L’Unità Operativa di Chirurgia Vascolare del S. Anna, dalle ore 15.00 alle ore 19.00 del 29 settembre offrirà visite gratuite presso l’Ospedale di Cona (ambulatorio 20, 1D1). Per prenotare contattare lo 0532.236550 (dalle ore 10.00 alle 12.00), fino a martedì 28 settembre.

I programmi di screening degli AAA per i soggetti di sesso maschile di età superiore a 65 anni hanno dimostrato una significativa efficacia nella riduzione della mortalità causata dalla rottura dell’aneurisma. Esistono diversi fattori di rischio specifici che aumentano il rischio di sviluppare AAA, in progressivo aumento nella popolazione femminile: patologie cardiovascolari, fumo ed età superiore ai 65 anni.

Lo scopo di questo progetto è di indagare la presenza di una dilatazione dell’aorta addominale nelle donne, attraverso un esame rapido, non invasivo, e che presenta un’alta specificità e sensibilità come l’Ecocolor Doppler dell’addome.

Nel caso si rilevasse una dilatazione dell’aorta addominale con un diametro superiore ai 40 mm la paziente verrebbe inserita in un protocollo di monitoraggio (Follow-up) semestrale, a livello ambulatoriale. In caso di diametro aortico superiore ai 50mm, la paziente verrebbe presa in carico per l’eventuale trattamento dall’Unità Operativa di Chirurgia Vascolare dell’Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna di Ferrara. Infine in caso di diametro inferiore a 40 mm, come indicato dalle linee guida della società italiana di chirurgia vascolare (SICVE), verrebbe effettuato un controllo ecografico almeno ogni 24 mesi.

Durante la seduta di screening oltre alle indicazioni riguardanti il follow-up verranno fornite le informazioni necessarie per il controllo dei fattori di rischio dell’aterosclerosi.

“Incontro virtuale aperto alla popolazione sulla prevenzione cardiovascolare” e “colloqui telefonici con il cardiologo sulla prevenzione cardiovascolare”

  • Incontro virtuale. L’Unità Operativa di Cardiologia del S. Anna, dalle ore 14.00 alle ore 16.00 del 29 settembre – con prenotazione obbligatoria – incontrerà on-line i cittadini interessati ad approfondire le tematiche relative alla prevenzione delle patologie cardiovascolari. Per avere il link del collegamento, con le specifiche, scrivere alla mail cardiologia@ospfe.it.
  • Colloqui telefonici. L’Unità Operativa di Cardiologia del S. Anna, dalle ore 14.00 alle ore 16.00 del 29 settembre, risponderà alle domande dei cittadini che prenoteranno un colloquio telefonico con i cardiologi, sempre in relazione alla prevenzione cardiovascolare – telefonando al numero 0532.236269 (fino al 28 settembre, dalle ore 9.00 alle 12.30).

L’85% delle malattie cardiovascolari possono essere evitate con modifiche degli stili di vita e interventi di prevenzione. Esse rappresentano la prima causa di morte nella popolazione femminile e maschile in Europa. Si stima che causino 4,35 milioni di decessi ogni anno nei 52 stati che compongono la Regione Europea – secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) – e più di 1,9 milioni di decessi ogni anno nell’Unione Europea.

Sono anche la causa principale di disabilità e di ridotta qualità di vita. Eppure tali malattie sono fondamentalmente prevenibili. L’OMS stima che una riduzione, anche modesta ma simultanea della pressione arteriosa, dei livelli di colesterolo, dell’obesità e del fumo potrebbe ridurre di più del 50% la loro incidenza.

Sebbene il tasso di mortalità per malattie cardiovascolari nell’Unione Europea sia in diminuzione, vi è un numero crescente di uomini e donne che convivono con esse. Questo paradosso è correlato all’aumento dell’aspettativa di vita e alla migliorata sopravvivenza delle persone che ne vengono colpite. Nonostante ciò la morte cardiovascolare continua ad essere la maggiore causa di decesso nel mondo. Questo vuol dire che non si è risolto il problema, ma lo si è semplicemente rimandato e trasformato da patologia acuta a cronica.

Quindi la cardiologia non deve abbassare la guardia, al contrario, deve progredire ulteriormente per scoprire trattamenti innovativi per combattere le malattie cardiovascolari. La vera sfida, però, è nella prevenzione. Quest’ultima, infatti, è il futuro e ciò che più conta è che oggi vi sono tutti i presupposti per lanciare delle vere e proprie campagne di prevenzione.

Lo studio INTERHEART, condotto in 33 paesi nel mondo, mette in evidenza che se si riuscissero a cambiare gli stili di vita – e quindi modificare i classici fattori di rischio cardiovascolare della popolazione mondiale – si potrebbero prevenire il 90% delle malattie cardiovascolari.

Le strategie preventive si basano sul cambiamento di particolari abitudini comportamentali e sulla correzione di condizioni patologiche che possono predisporre all’insorgenza delle malattie cardiovascolari.

La partecipazione della Cardiologia a questo “Open Day” rientra nel progetto “Ferrara Città della Prevenzione”, e si basa sulla valutazione della Carta Del Rischio Cardiovascolare ai cittadini che lo desiderano, con l’obiettivo di conoscere e trattare, i principali fattori di rischio.

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