G7, OMS: “Bene impegno leader nella promozione della salute di donne e adolescenti, ma ancora molto da fare”

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G7 – foto Ansa

Roma, 30 maggio 2017 – “Siamo felici di accogliere l’impegno che i leader del G7 hanno saputo prendere alla fine del vertice sul tema della salute globale, con il particolare riferimento alla salute di donne ed adolescenti. Dopo il G7 Giapponese del 2016 anche quest’anno i leader hanno voluto mettere l’accento sulla necessità di continuare a promuovere la salute di donne ed adolescenti come nodo centrale per un pieno sviluppo sociale, economico e politico. Non è infatti possibile avere delle società ed economie sviluppate, se non si ha una popolazione in salute, che non escluda le donne e che ponga al centro gli adolescenti. Questo riconoscimento fatto dai leader G7 è cruciale, rappresenta una importante conferma in tema di priorità globali, ma ora bisogna portare avanti questo impegno in maniera concreta. Aumentare i finanziamenti, investire in programmi di tutela della salute di donne e adolescenti, mettere in campo azioni che garantiscano l’accesso ai servizi sanitari, rappresentano alcuni degli strumenti prioritari per assicurare il diritto universale alla salute. La strada e’ lunga, l’impegno politico deve rimanere forte e costante, ed i paesi del gruppo G7 possono giocare un ruolo chiave a livello globale”.

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Dott.ssa Flavia Bustreo

È quanto ha dichiarato Flavia Bustreo, attuale Vice Direttore Generale dell’OMS per la Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini, commentando le dichiarazioni sul tema salute condivise dai leader del G7 alla conclusione del vertice di Taormina.

Secondo le stime dell’OMS, ogni anno circa 1,3 milioni di adolescenti nel mondo perdono la vita per cause evitabili. Nel 2015 più di 2/3 di queste morti sono avvenute in paesi a basso e medio reddito in Africa e nel Sud-Est Asiatico. Ma questo è un problema che riguarda tutto il mondo. Incidenti stradali, malattie respiratorie, suicidio sono fra le principali cause di morte fra gli adolescenti.

Circa 16 milioni di ragazze tra i 15 e i 19 anni e circa 1 milione di bambine sotto i 15 anni danno alla luce un bambino, le complicazioni durante la gravidanza e al momento del parto rappresentano la seconda causa di morte per le adolescenti di tutto il mondo.

Ogni anno 3 milioni di ragazze sotto i 20 anni hanno un aborto, i bambini nati da mamme adolescenti fronteggiano un rischio di morte più elevato di quelli nati da mamme tra i 20 e i 24 anni. Ma soprattutto questa è una età fondamentale perché è proprio in questo periodo che alcuni fra i principali comportamenti che avranno un effetto sulla salute nel lungo termine, quali abuso di alcool, problemi mentali, uso di droga, mancanza di attività fisica, si sviluppano.

“Gli adolescenti – continua Flavia Bustreo – sono stati quasi completamente assenti dai programmi nazionali fino ad ora e dall’agenda globale. Investimenti relativamente piccoli nella salute degli adolescenti avrà dei ritorni esponenziali in termini di sviluppo di donne ed adulti in buona salute, di donne ed uomini capaci di contribuire allo sviluppo economico e sociale”.
Ben accolta anche la Road Map su genere lanciata a conclusione del Summit di Taormina in concomitanza con il comunicato finale dei leader. L’obiettivo fondamentale è di guardare allo sviluppo e alla piena partecipazione economica per donne ed adolescenti all’interno di un approccio olistico che comprenda altre aree come la salute, il lavoro, e l’educazione.

“Ci auguriamo – spiega – anche in questo caso che la road map sia l’inizio di una azione concreta che miri a creare le condizioni affinché le donne e le ragazze possano avere accesso al lavoro, ai servizi sanitari, all’educazione. Si tratta di una importante opportunità che apre le porte ad una discussione più approfondita che non può prescindere dal fattore salute”.

“Il G7 – conclude Flavia Bustreo – si chiude a pochi giorni dall’elezione del nuovo Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il neoeletto Tedros Adhanom Ghebreyesus ha subito manifestato la necessità di intensificare l’impegno dell’Organizzazione affinché il diritto universale alla salute non sia solo un principio ma una un dato di fatto, e affinché tale diritto venga garantito a tutti, inclusi i gruppi più vulnerabili di donne, bambini ed adolescenti. Sono sicura che la nuova leadership manterrà’ una grande attenzione su questi temi e proseguirà quel percorso con i leader mondiali per garantire il diritto fondamentale alla salute ad ogni fascia di popolazione mondiale”.

fonte: ufficio stampa

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