Farmaco monodose e tracciabilità sui dispositivi. L’esperienza ospedaliera in un convegno

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Bergamo, 27 settembre 2017 – Affrontare in maniera seria e organica il tema della tracciabilità automatizzata dei farmaci e dei dispositivi medici monouso in sanità. Esperti e professionisti del settore si riuniranno per analizzare i risultati delle prime esperienze ospedaliere italiane di robotizzazione dei processi logistici farmacologici in un convegno dal titolo “Farmaco monodose e tracciabilità sui dispositivi: appropriatezza e terapia personalizzata”, previsto per il 29 settembre all’Auditorium Lucio Parenzan dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII (Piazza Oms, 1 parcheggio est o sud), con inizio alle ore 14.00.

Il convegno illustrerà esperienze sia nell’ambito della gestione del farmaco in monodose che della tracciabilità di dispositivi medici ad alto costo a livello italiano e internazionale. Tutte hanno però il comune denominatore della cultura della sicurezza e della tracciabilità.

“L’impatto di una gestione robotizzata negli ospedali porta ad una vera e propria rivoluzione in tutti gli aspetti della gestione del farmaco – ha dichiarato Carlo Nicora, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII – Una maggiore appropriatezza nell’impiego dei farmaci e dei beni sanitari

non è importante solo dal punto di vista del contenimento della spesa. Si tratta di un elemento fondamentale per garantire la sicurezza dei pazienti in trattamento e degli stessi operatori, specie in terapie a maggiore rischio quali ad esempio quelle oncologiche”.

Il Papa Giovanni XXIII porterà la propria significativa esperienza in questo settore, con i sistemi di farmaco-prescrizione informatizzato e confezionamento dei farmaci in monodose – introdotti rispettivamente nel 2005 e nel 2012 – che hanno consentito di ridurre drasticamente gli errori potenziali di prescrizione e somministrazione delle terapie, gli stock di reparto e i farmaci scaduti.

“Dodici anni fa, grazie al team multidisciplinare composto dalla Direzione aziendale, informatici, medici, infermieri e farmacisti, abbiamo riorganizzato totalmente il processo di prescrizione informatizzata dei farmaci e di gestione della terapia con l’obiettivo di raggiungere la completa tracciabilità e un abbattimento importante degli errori – ha spiegato Marcello Sottocorno, direttore della Farmacia del Papa Giovanni XXIII e responsabile scientifico del convegno – Con il trasferimento dagli Ospedali Riuniti al Papa Giovanni XXIII, ha avuto inizio la seconda fase del progetto: lo sviluppo di un sistema robotizzato, che dispensa la terapia in confezione monodose per il singolo paziente”.

Oggi al Papa Giovanni la tracciabilità della terapia va dalla prescrizione medica alla preparazione del farmaco da parte del farmacista clinico, fino alla somministrazione al paziente da parte dell’infermiere. Le prescrizioni farmacologiche dei medici, infatti, arrivano direttamente per via informatica agli infermieri; questi ultimi le preparano con l’aiuto di un armadio robotizzato, che raccoglie i vari farmaci prescritti e confezionati in monodose; le monodosi con i farmaci vengono poi inseriti in cassetti personalizzati per ciascuno dei degenti presenti nel carrello di terapia.

La corretta associazione terapia-paziente viene verificata tramite i codice a barre per la lettura ottica presenti sia sulle confezioni monodose che sul bracciale elettronico che identifica il paziente.

Dall’analisi eseguita dal Papa Giovanni, con l’introduzione della farmaco prescrizione informatizzata, la percentuale di errori imputabili alla gestione tradizionale del farmaco si è ridotta al 4.5% a fronte del dato riportato in letteratura pari all’8%. L’implementazione della dose unitaria ha ulteriormente ridotto tale percentuale e con le rilevazioni del 2014 e 2015 l’errore potenziale è stato praticamente eliminato.

Grazie a queste innovazioni l’Ospedale Papa Giovanni si è aggiudicato due anni fa il primo premio nella categoria “Miglioramento della Qualità 2015”, al termine di una competizione organizzata dal Network italiano di JCI e da Joint Commission International, tra i riferimenti più autorevoli in tema di standard d’eccellenza in sanità.

Per quanto riguarda i dispositivi medici e la rintracciabilità degli stessi durante gli interventi chirurgici, dal 2012 a Bergamo sono stati introdotti i kit monointervento allestiti nella “farmacia delle sale operatorie”, destinati a singolo paziente.

Mediante procedura informatizzata il personale di sala associa allo stesso paziente anche tutto il materiale utilizzato durante la pratica chirurgica compreso il materiale ad alto costo ed impiantabile, arrivando alla tracciabilità completa del materiale protesico utilizzato e del costo del singolo intervento.

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