Epatite C, tassi di guarigione straordinari con farmaci accessibili e metodi di cura semplificati. GUARDA IL VIDEO

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Un progetto pilota gestito da Medici Senza Frontiere nel Mykolaiv, regione dell’Ucraina meridionale che presenta i tassi di infezione da epatite C più alti del paese, ha dimostrato che una combinazione di farmaci generici unita a un modello di supporto completo del paziente produce risultati incoraggianti, con un tasso di guarigione di oltre il 97%

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Roma, 27 luglio 2019 – 71 milioni di persone nel mondo convivono con l’Epatite C, la maggior parte delle quali in paesi a basso o medio reddito e sebbene sia una malattia curabile, uccide ogni anno circa 400.000 persone nel mondo. Lo ricorda Medici Senza Frontiere (MSF) alla vigilia della giornata mondiale contro l’Epatite C, il 28 luglio, ribadendo come farmaci accessibili e metodi di cura semplificati possono salvare migliaia di pazienti.

Il virus dell’Epatite C si trasmette per via ematica e attacca il fegato, portando spesso a cirrosi, cancro al fegato e addirittura alla morte. Fino a poco tempo fa, la cura per l’Epatite C era dolorosamente lunga e costosa, e comportava gravi effetti collaterali, ma l’introduzione di nuovi farmaci antivirali ad azione diretta (DAAs), come il daclatasvir e il sofosbuvir, ha rivoluzionato la cura del virus, rendendola più veloce e più efficace, con un numero significativamente minore di effetti collaterali. Ma il prezzo dei farmaci resta estremamente elevato e lo scarso accesso agli strumenti diagnostici limita la possibilità di diffondere i trattamenti.

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Dott.ssa Marina Pozzoli

Medici Senza Frontiere (MSF) lavora in diversi paesi, insieme ai Ministeri della Salute locali, per migliorare la diagnosi e il trattamento dell’Epatite C e accelerare la guarigione dei pazienti. Utilizzando farmaci generici più economici e introducendo metodi di cura semplificati, MSF ha dimostrato che è possibile ottenere ottimi risultati in diversi contesti.

“Nei paesi che non possono permettersi i prezzi elevati imposti dalle farmaceutiche e che non hanno disponibilità di farmaci generici alternativi, i pazienti devono aspettare a lungo prima di iniziare il trattamento e spesso vi accedono quando sono ormai gravemente malati – spiega la dott.ssa Marina Pozzoli, capoprogetto di MSF in Ucraina – Ma l’Epatite C è una malattia curabile e i nuovi metodi di trattamento stanno raggiungendo risultati sorprendenti”.

In Ucraina, MSF ha curato grazie ai farmaci DAA generici circa 900 pazienti affetti da Epatite C dal 2017, con un tasso di guarigione pari a più del 97%. Grazie agli stessi farmaci, in Cambogia MSF ha semplificato il modello di cura e ha trattato 13.000 pazienti dal 2016, contribuendo a diagnosticare e curare un numero sempre maggiore di persone nel paese. MSF gestisce progetti per l’Epatite C anche in Iran, Myanmar, Pakistan e India: nel 2018, ha curato circa 14.419 persone nel mondo, facendo un’enorme differenza per la loro vita.

Ucraina: un progetto pilota che accompagna i pazienti alla guarigione
Un progetto pilota gestito da MSF nel Mykolaiv, regione dell’Ucraina meridionale che presenta i tassi di infezione da epatite C più alti del paese, ha dimostrato che una combinazione di farmaci generici unita a un modello di supporto completo del paziente produce risultati incoraggianti, con un tasso di guarigione di oltre il 97%.

L’applicazione su vasta scala potrebbe accelerare il trattamento di questa malattia che, secondo alcune stime, colpisce oltre il 5% della popolazione del paese, circa 2 milioni di persone, e il Ministero della Salute ucraino ha predisposto l’allocazione e la distribuzione di farmaci simili nel paese.

“Siamo felici di vedere che il Ministero della Salute sta rendendo disponibili a migliaia di pazienti in Ucraina farmaci a basso costo contro l’epatite C. Il passo successivo è trovare una soluzione per offrire accesso a diagnosi e trattamenti ai milioni di persone che nel paese sono a rischio infezione. La nostra esperienza a Mykolaiv dimostra che esistono modelli efficaci ed economici per curare l’epatite C”, afferma Marina Pozzoli, capo progetto di MSF in Ucraina.

L’alto prezzo imposto dalle case farmaceutiche per le versioni di marca dei farmaci contro l’Epatite C è finora stato uno degli ostacoli principali per i pazienti e gli operatori sanitari in Ucraina e nel mondo. I farmaci generici per l’Epatite C contengono gli stessi principi attivi e sono ugualmente efficaci, pur essendo significativamente più economici. Ma le recenti campagne di disinformazione sull’inefficacia dei generici circolate in Ucraina, rappresentano un ostacolo alla diffusione di cure accessibili.

Oltre a queste cure, MSF offre ai pazienti del progetto pilota diagnosi e trattamenti gratuiti, supporto, educazione alla salute e consulenze da parte di operatori sociali e educatori.

“La cosa che mi ha stupito di più è che le cure fornite da MSF erano gratuite. Inoltre mi ha colpito il supporto dato ai pazienti. Un paziente non viene lasciato solo con delle pasticche da prendere. Riceve regolarmente chiamate da un promotore della salute e da un operatore sociale. Ogni volta che venivo a ritirare le medicine parlavo con un consulente – racconta Ihor Skalko, che ha sconfitto l’Epatite C grazie al progetto pilota di MSF – Dopo due tentativi di curarmi andati a vuoto, grazie al programma di MSF mi hanno finalmente detto che avevo sconfitto la malattia. Ero felicissimo. Volevo uscire e sorridere a tutti”.

Cambogia: trattamenti semplificati per curare il 97% dei pazienti in tre mesi
Anche in Cambogia un modello di cura semplificato e più accessibile, grazie ai DAA generici, sta dimostrando risultati eccezionali, con il 97% dei pazienti curati in soli tre mesi. Dal 2016, MSF ha trattato più di 13.000 pazienti nella capitale Phnom Penh, dove in collaborazione con il Ministero della salute locale, sta anche lavorando per rimuovere gli ostacoli che devono affrontare i pazienti nell’accedere alle cure.

In Cambogia l’Epatite C è endemica e le innovazioni in campo medico sono essenziali per il controllo e la cura di un alto numero di persone e per eliminare l’Epatite C dal paese.

“Grazie al processo diagnostico semplificato i pazienti non devono più aspettare quattro o cinque mesi prima di iniziare il trattamento, bastano 10 giorni – spiega il dott. Kim Sann di MSF in Cambogia – E una volta che iniziano il trattamento bastano 5 visite invece di 16. Il trattamento è più semplice per il paziente e più efficace per la clinica”.

Per eliminare l’Epatite C dal paese, si devono monitorare grandi numeri di pazienti, per identificare i portatori del virus e curarli prima che danneggi le loro vite. Ma l’accesso alla diagnosi e al trattamento è ancora praticamente inesistente in gran parte del paese.

“Dati i risultati promettenti ottenuti da MSF, speriamo di poter fornire la cura a tutti i cambogiani, con l’obiettivo di eliminare completamente l’Epatite C dal paese entro il 2030” afferma il dottor Chhit Dimanche, responsabile del dipartimento di Gastroenterologia ed Epatologia del Preah Kossamak Hospital.

Di seguito un video in cui l’italiana Marina Pozzoli, capo progetto MSF in Ucraina, racconta cos’è l’Epatite C e gli ostacoli alle cure: https://youtu.be/-T2feiJo-9M

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