Ennesima sberla agli infermieri italiani dalle mancate promesse del viceministro Sileri. La rabbia di Nursing Up

Dott. Antonio De Palma

Roma, 18 settembre 2020 – Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Sindacato Infermieri Italiani, interviene in merito al nuovo impegno che il viceministro Sileri promette di intraprendere per infermieri e medici italiani, garantendo, per entrambi, a breve termine un aumento del 25 per cento in busta paga.

De Palma non ci sta e ricorda al viceministro Sileri il loro faccia a faccia di giugno scorso: “Anche quel giorno ci aveva garantito interventi immediati e un impegno concreto e duraturo per l’aumento in busta paga che meritiamo e attendiamo da tempo. Ma dov’era quando qualche giorno fa l’abbiamo informata con una PEC che avremmo avuto un tentativo di conciliazione al Ministero del Lavoro per scongiurare lo sciopero? Oggi invece, elargendo  di nuovo promesse di “Collodiana memoria”, lei equipara ancora una volta le esigenze di noi infermieri a quelle dei medici: caro Sileri, non può, non è possibile, da lei come medico non me lo aspetto!

Mettere alla stregua lo stipendio di un infermiere e quello di un medico! Eppure ha lavorato con noi fianco a fianco, dovrebbe sapere che per un medico un aumento in busta paga del 25 per cento può toccare anche gli 800 euro, mentre per noi supera di poco i 100. Le abbiamo chiesto concretezza, non parole a vuoto. Aspettiamo finalmente che prenda in mano la situazione, che si confronti con il Ministro Speranza e che si faccia dare le leve che le servono per agire, senza più esitazioni! D’altronde Lei è un Vice Ministro!

E mentre leggiamo in questi giorni di impegni che fino ad oggi lei non ha portato a termine, a Napoli, al Cardarelli, già otto colleghi sono rimasti contagiati dal Covid: e la Campania, lo sa bene il nostro Vice Ministro, non è affatto pronta a diventare una nuova Lombardia!

Noi ci mettiamo la faccia, caro Vice Ministro, ci esponiamo costantemente al rischio e siamo pronti ad affrontare di nuovo il nemico. Siamo stati in grado di tollerare i segni sul volto, gli orari massacranti, la lontananza dalle famiglie e finanche la malattia. Ma non siamo disposti a cedere il passo all’indifferenza e alle prese in giro”, conclude deluso De Palma.

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