Continuità assistenziale in neuro-oncologia. Siglato accordo per progetto pilota Regina Elena e ASL RM C

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Le neoplasie cerebrali necessitano di particolare coordinamento di cure multi specialistiche, ecco una risposta alle esigenze del paziente e dei loro familiari.

IRE festeggia la Giornata del Sollievo con un modello di cura validato dalla Regione Lazio

Accordo IFO ASL RMC2Roma, 29 Maggio 2015 – Siglato l’accordo per il Progetto pilota tra l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena e la ASL RM C. Ha l’obiettivo di integrare e offrire, alle persone affette da neoplasia cerebrale residenti nel bacino di utenza della ASL RM C e alle loro famiglie, un percorso per il miglioramento della qualità delle cure di supporto e palliative, la riduzione dei ricoveri ospedalieri e degli accessi al Pronto Soccorso inappropriati e la facilitazione della permanenza al proprio domicilio anche in situazioni di alta intensità assistenziale.

Marta Branca, Commissario Straordinario IFO e Carlo Saitto, Direttore Generale della ASL RMC hanno firmato l’accordo in occasione del convegno in corso all’Istituto Regina Elena, dal titolo “Continuità assistenziale in Neuro-Oncologia e Onco-Ematologia: Esperienze nella regione Lazio”.

L’iniziativa è promossa da Andrea Pace, Responsabile della Neurologia IRE.
Hanno aperto i lavori, Ruggero De Maria, Direttore Scientifico IRE e Monsignor Lorenzo Leuzzi, Direttore della Pastorale Universitaria e Sanitaria. L’incontro si colloca tra le iniziative per la Giornata del Sollievo promosse dalla Fondazione “G. Ghirotti”.
Il Regina Elena con il supporto della Regione Lazio ha messo a punto un modello assistenziale con un progetto attivo dal 2000 che ha consentito di seguire circa 1000 pazienti.

I tumori cerebrali rappresentano una patologia di particolare gravità sia per la breve aspettativa di vita che per l’elevata intensità assistenziale. Il modello promuove la continuità delle cure ospedale/territorio attraverso l’integrazione dei diversi ambiti assistenziali e la sinergia con i Distretti Sanitari delle ASL, per fornire tempestive risposte coordinate e organizzate ai bisogni complessi dei malati affetti da tumore cerebrale e dei loro familiari.

Accordo IFO ASL RMCLa ASL RM C ha un bacino di utenza di 566.172 residenti e si può stimare che l’incidenza di neoplasie cerebrali primitive (8/100.000 abitanti) sia di 44 nuovi casi/anno e i casi da seguire tra nuovi e non, sia di 160 casi/anno.
“Le cure domiciliari – specifica Andrea Pace – rappresentano la sfida della medicina dei prossimi decenni, perché anche fuori dagli ospedali i malati possano ricevere le cure migliori, nel luogo più razionale, a loro più gradito, oltre che al costo più appropriato.”

Durante l’incontro sono state riportate le maggiori esperienze di cure domiciliari nella regione Lazio e discussi i principali aspetti assistenziali e organizzativi di modelli sanitari innovativi.
Marta Branca ha voluto sottolineare: “Consapevole dell’importanza della sinergia tra i nostri centri di ricerca ed il territorio per rispondere al meglio a patologie gravi, sono lieta che questa iniziativa di presa in carico sia in sintonia con il tema del prossimo Giubileo, la Misericordia”.

Monsignor Lorenzo Leuzzi, direttore della pastorale universitaria e sanitaria ha ringraziato gli Istituti per tutto quello che fanno verso le persone sofferenti ed ha esortato a lavorare perché “la misericordia assistenziale diventi sempre più fermamente misericordia progettuale in modo che la grandezza dell’uomo e la sua dignità non siano mai sminuite dalla sofferenza”.

“L’integrazione tra i livelli di assistenza sanitaria e tra dimensione sanitaria e sociale – conclude Carlo Saitto, Direttore Generale dell’ASL Roma C – non è semplicemente il fine di un progetto, ma lo sviluppo di un nuovo modello di gestione per il servizio sanitario che coniughi centralità della persona, qualità delle cure e uso ottimale delle risorse.”

L’Istituto Regina Elena mette a disposizione del progetto:

  1. Equipe Neuro-oncologica di assistenza domiciliare costituita da varie figure specialistiche;
  2. Una centrale di ascolto telefonico dedicato ai pazienti;
  3. Servizio di reperibilità nelle ore notturne e nei giorni festivi;
  4. Servizio di Teleconsulenza neuro-oncologica attraverso un portale web (portaleneuroncologia.it);
  5. Collaborazione alla formazione delle diverse figure professionali coinvolte nell’assistenza domiciliare (MMG, specialisti e personale infermieristico del distretto, terapisti della riabilitazione) sui temi dell’assistenza domiciliare e delle cure palliative neuro-oncologiche attraverso incontri e seminari periodici.

L’Azienda Sanitaria Locale Roma C mette a disposizione del progetto:

  1. Infermieri, terapisti della riabilitazione, medici specialisti afferenti ai distretti in misura proporzionale alle esigenze richieste dai Piani Assistenziali Individuali concordati con la equipe neuro-oncologica IRE.
  2. Fornitura, mediante percorsi assistenziali dedicati, di prestazioni specialistiche e diagnostiche non altrimenti garantite dalla equipe neuro-oncologica IRE.
  3. Fornitura delle protesi e degli ausili necessari alla domiciliazione del paziente in relazione ai bisogni rilevati e secondo le disposizioni di legge.
  4. Attivazione e fornitura nei casi necessari di Nutrizione Artificiale a Domicilio (sia enterale che parenterale).
  5. Pronta attivazione delle cure palliative in Hospice nel caso di pazienti in cui la fase terminale non sia gestibile a domicilio.

fonte: ufficio stampa

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